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José Oliver e Bartolo Torres: Il giovane Lovecraft

Creato il 15 maggio 2013 da Martinaframmartino

José Oliver e Bartolo Torres: Il giovane Lovecraft

Nonostante il titolo, Il giovane Lovecraft non è una biografia di Lovecraft. Quella narrata da José Oliver e Bartolo Torres piuttosto è quella che sarebbe potuta essere la vita di H.P. Lovecraft se il nostro mondo fosse stato dotato di un maggiore senso dell’umorismo.

Io ho letto il Necronomicon alcuni anni fa, ma a parte il modo in cui era strutturato il libro ne ho solo un ricordo vago che mi assicura che mi era piaciuto. Chtulhu però non lo conosco. Compare in un racconto di Neil Gaiman presente nel primo numero di Effemme e in un racconto scritto da George R.R. Martin per il Cage Match del 2010. Il Cage Match è una competizione nella quale i lettori decidono quale sia il personaggio fantasy che amano di più, e i vari autori possono barare scrivendo un racconto che mostra la loro versione del confronto e che possa convincere i lettori a votare per il personaggio creato da loro. Qui http://grrm.livejournal.com/2010/03/17/ c’è il racconto scritto da Martin in occasione del confronto fra Jaime Lannister e Chtulhu. Io mi sono divertita molto, ma vi avviso che contiene un grandissimo spoiler da I fiumi della guerra.

Tutta qui la mia conoscenza di Lovecraft, almeno finché non mi è capitato fra le mani il fumetto di Oliver e Torres.

Bellissimo.

Possiamo dire che questa è una biografia immaginata. I due autori ci assicurano che hanno inventato molto, per esempio il famoso scrittore non era orfano e non viveva con le zie. Ringrazio per la precisazione ma i dettagli più interessanti erano altri. è ovvio, per esempio che il nostro amico Rammenoth non sia mai apparso, intero o a pezzi, al piccolo H.P. per aiutarlo a risolvere i suoi problemi, ma è bello immaginare che possa averlo fatto. Ecco, si deve entrare nello spirito, accettare il soprannaturale come naturale e gustare la fantasia lievemente macabra di Lovecraft, Oliver e Torres. I disegni sintetici sono perfettamente in tema con le storie e con il personaggio. Tante piccole gag che messe insieme costruiscono una lunga storia e che fanno morire dal ridere.

Potete farvi una piccola idea del testo con alcune tavole (http://issuu.com/diaboloedizioni/docs/giovanelovecraft_esempio?mode=a_p ) ma vi assicuro che la lettura di tutto il libro e non solo di tre frammenti, oltretutto non consecutivi, è tutta un’altra cosa.

La recensione di Emanuele Manco: http://www.fantasymagazine.it/fumetti/18999/il-giovane-lovecraft/.



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