“Così si darà un maggiore aiuto agli arbitri, più giustizia alle partite. Concederemo agli allenatori la possibilità della chiamata tecnica: ce ne potranno essere, diciamo, due per tempo. La contestazione potrà avvenire solo a gioco fermo e non, ovviamente, quando il pallone è in gioco. L’allenatore potrà chiedere all’arbitro la visione del monitor e le immagini per controllare se la decisione va corretta o meno non saranno della Fifa ma del circuito televisivo”.
Ha anche promosso l’utilizzo della goal line, tecnologia contro i goal fantasma, che è stata utile in qualche circostanza, anche nella partita tra Italia e Costa Rica: “Funziona bene, ecco perché abbiamo bisogno di questa tecnologia, la ‘goal line technology’ non solo ai Mondiali ma anche nelle altre gare, perché aiuta l’arbitro, segnalando inoltre al pubblico che qualcosa è cambiato. Non ci sono più litigi su gol segnati o no. È una cosa molto importante perché segnare alla fin fine è l’obiettivo del calcio”. Sono sicuro che le Federcalcio nazionali ci seguiranno. Ne ho già parlato anche con il presidente dell’Uefa Michel Platini, che introdurrà la regola all’Euro 2016 in Francia”.
Infine punge l’Italia: “La Nazionale italiana ha perso perché non aveva lo spirito offensivo. In competizioni come queste bisogna segnare, non aspettare. Guardate che fine hanno fatto alcune nazionali europee”.