di J.R. Moehringer
Piemme; pagine 91 € 10,00
isbn 9788856641738
Mary Lee Bendolph, la protagonista di questo racconto, vive in un piccolo paesino dell'Alabama, Gee's Bend, un posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Un fiume di un bruno sciropposo divide i benders dal resto della contea di Wlicox e dalla città più vicina, Camden, dove sorgono le scuole, l'ospedale, l'ufficio postale etc
Un tempo i benders per raggiungere Camden potevano usufruire di un traghetto, lo ricorda bene Mary Lee, che oggi come tutti per recarsi in ospedale, lei che ha scoperto da poco di avere un cancro ai reni, deve fare il giro lungo che le costa fatica e denaro. Presto però le cose potrebbero cambiare, i politici (quelli bianchi) si sono accorti nuovamente della loro esistenza e hanno deciso di ripristinare il collegamento fluviale. Mary Lee è inquieta, teme il traghetto, è convinta che non porterà benessere alla comunità.
Mary Lee rimugina sul suo passato, ricorda quando i Pettway erano schiavi, ricorda quando furono condotti in catene da padron Mark Pettway, nel 1847, dalla sua piantagione nel North Carolina fino a questa landa desolata dove si spartì la terra e loro, le suppellettili, con padron Joseph Gee. Ricorda la guerra civile che liberandoli finì per isolarli ancora di più, tant'è che gli altri neri presero a chiamarli gli africani per sottolineare la loro cocciuta arretratezza. Mary Lee ricorda Martin Luther King che venne un giorno a insegnare loro che nessun uomo è una "suppellettile".
Mary Lee ricorda che si muore molte volte nel corso di una vita ed ogni volta si rinasce con la certezza che è tutto un'illusione, come il traghetto che sta per giungere, porterà la vita ma anche la morte, ma la morte non è pur essa un'illusione?
Un piccolo libro che regala grandi emozioni.
di Luigi De Rosa
J.R.Moehringer, scrittore - immagine tratta dal web