Per molto tempo ho ignorato La realtà in trasparenza, il volume che contiene una selezione di lettere di J.R.R. Tolkien. Forse perché ho sempre ritenuto le lettere un fatto privato, e quindi poco interessanti. Poi qualcosa è cambiato. Forse un commento di Emanuele Manco sulla necessità di conoscere gli autori dalle fonti originali, riferendosi proprio a questo libro. Io avevo già letto Antologia di J.R.R. Tolkien, volume che comprende vari frammenti di opere del professore di Oxford, compresi alcuni brani di La realtà in trasparenza, e in più di un’occasione in vari articoli o saggi mi ero imbattuta in commenti interessanti tratti dalle lettere.
Alla fine l’ho letto, e ho fatto bene. Le lettere sulle lingue erano, a mio giudizio, noiosissime. Non ho la sua passione e neanche un briciolo della sua competenza, perciò mi basta sapere che quella passione ha dato origine ai romanzi che amo e per me la cosa finisce lì.
Molte lettere però parlano della realizzazione del Signore degli anelli e della sua storia editoriale, e quelle erano davvero affascinanti. Creare un mondo così ricco e complesso non è stato certo facile, e poter dare uno sguardo al “dietro le quinte” è illuminante. E poi mi piace molto l’umiltà di chi, nonostante il successo, continuava a essere la stessa persona di sempre. Ottimo libro, la cui lettura è fondamentale per chiunque si occupi, in vario modo, di fantasy.