M’infranse in oro l’anima.
E come magica palma
reclina nel suo lume,
mi accarezzò, guardandomi
dal più profondo, gli occhi.
Con l’iride mi disse:”Io sarò la pienezza
delle tue ore inerti.
Risalirò con fervore il tuo tedio,
darò spuma al tuo dubbio”.
Da allora, quale pace!
Non protendo più in fuori
le mani. L’infinito
è chiuso in me. Son io
l’orizzonte raccolto.
Ella, Poesia, Amore,
il centro indubbio.