Verón si ritira, onore a Verón!
Uno dei miei giocatori preferiti di sempre, tra lanci lunghi improvvisi e millimetrici che guardavo con lo stesso trasporto con cui oggi leggo una poesia, una lentezza romantica palla al piede e testa non alta, verticale, capace com’era di far girare il pallone con quello stile preciso di una eleganza rara e inconfondibile, che era a ben vedere ciò che più lo rende oggi unico, a suo modo, nonostante il palmares da campione di serie B che detiene, ennesima vittima qual’è dell’era Moggi. Poi, certo, questi gol non si scordano mai, specie se contro chi, in quegli anni, rappresentava tutto l’opposto rispetto alla poesia profonda di un calcio che ormai ha appena una verbosa e vuota prosa. E ora un grande momento di interismo cui questo blog è affetto.
Verón si ritira, onore a Verón!