Il campionato d’Europa di Judo degli azzurri all’Abdi Ipekci Arena di Istanbul, dopo il terzo posto di Elio Verde, ha incassato anche la medaglia di Erica Barbieri, terza nei 70 kg. È bella la medaglia di Erica, perché è la prima che la trentenne spezzina conquista agli europei e perché è arrivata mettendo in gioco cuore, determinazione ed un’attenzione speciale. Due nette vittorie con Megan Fletcher (GBR) e Juliane Robra (SUI) e, dopo la sconfitta di misura con Edith Bosch (NED), un’altra vittoria con Kerstin Thiele (GER), prima del capolavoro con la slovena Rasa Sraka. Quattro volte Erica aveva già incontrato la slovena e quattro volte ci aveva perso, ma a Istanbul l’azzurra ha messo sul tatami quel qualcosa di più che fa la differenza. Superiorità sulle prese, anticipo sulle azioni, rientri, e Sraka si è innervosita già all’inizio. Ad un minuto dal termine Barbieri si è insinuata nello smarrimento dell’avversaria e ha marcato yuko di uchi mata, controllandolo poi con una maturità che altre volte non era riuscita a mantenere. L’urlo sulla sirena finale ha il sapore della liberazione e di una carica tutta nuova con lo sguardo rivolto verso Londra. Buona prova di rientro invece, è stata quella di Antonio Ciano negli 81 kg. Dopo quattro mesi di assenza dalle gare per un infortunio patito lo scorso dicembre, il napoletano ha concluso al settimo posto superando ostacoli insidiosi quali Joachim Bottieau (BEL) e Loic Pietri (FRA), ma lottando alla pari con campioni come Sirazhudin Magomedov (RUS) e Ole Bischof (GER). Francesco Bruyere dal canto suo, dopo aver superato Andreas Trikomitis (CYP), ha ceduto di misura con Alain Schmitt (FRA), mentre nei 73 kg Giovanni Di Cristo è stato subito eliminato da Costel Danculea (ROU) facendosi rimontare uno yuko nelle battute finali del match, per perdere poi al golden score. Un altro golden score fatale è stato quello che ha messo fuori Edwige Gwend, argento europeo nei 63 kg del 2010. Dopo aver battuto nettamente Claudia Ahrens (GER) infatti, Gwend ha lottato assolutamente alla pari con la francese Gevrise Emane ed al termine degli otto minuti di lotta senza vantaggi sul tabellone, il giudizio arbitrale ha preferito mandare avanti Emane. Che poi ha vinto il titolo. (com stampa)
Queste le classifiche della seconda giornata:
63 kg: 1) Gevrise Emane (FRA); 2) Anicka van Emden (NED); 3) Hilde Drexler (AUT) e Urska Zolnir (SLO); 5) Alice Schlesinger (ISR) e Yarden Gerbi (ISR)
70 kg: 1) Edith Bosch (NED); 2) Cecilia Blanco (ESP); 3) Lucie Decosse (FRA) e Erica Barbieri (ITA); 5) Annette Meszaros (HUN) e Rasa Sraka (SLO)
73 kg: 1) Joao Pina (POR); 2) Murat Kodzokov (RUS); 3) Vanlioglu Hasan (TUR) e Jaromir Jezek (CZE); 5) Peter Scharinger (AUT) e Benjamin Darbelet (FRA)
81 kg: 1) Elnur Mammadli (AZE); 2) Sergiu Toma (MDA); 3) Sirazhudin Magomedov (RUS) e Ole Bischoff (GER); 5) Tomislav Marijanovic (CRO) e Alain Schmitt (FRA)