La seconda guerra mondiale aveva cambiato i costumi e le donne ora non tolleravano più la solitudine della casalinga e le pentole da pulire come obiettivo di vita. La classe media femminile, quella europea e quella americana almeno, era dunque in rivolta e aveva iniziato la lunga marcia per la conquista dei posti di lavoro nella società degli uomini… Strana storia dunque quella di Julia Child che entra in cucina quando le altre donne ne escono! Lei che era nata in una famiglia altolocata con un padre manager, un nonno vice governatore del Massachussetts e un cuoco che veniva dal New England… Quasi un blasone per la famiglia perché il New England era uno dei luoghi più raffinati degli Stati Uniti. Eppure alla giovane Julia, senza nemmeno saperselo spiegare, quel modo di cucinare la lasciava del tutto insoddisfatta. Comunque uscì presto di casa per andare allo Smith College nel Massachussets. Era una ragazza molto alta, non bella e sicuramente sgraziata nei suoi 188 centimetri di altezza, ma li sfruttò tutti per giocare a tennis e a basket. Nel 1934 si laureò con un “Bachelor of Arts”, in Lingua e letteratura inglese, e non tornò in famiglia a Pasadena. Aveva di sicuro una gran carica emotiva, la voglia di fare qualcosa di importante… magari di scrivere , ma aveva le idee confuse e annotava sul suo diario “Io sono una persona comune, con dei talenti che non so utilizzare…” Così in attesa che gli si schiarissero le idee trovò lavoro a New York in una ditta di mobili per scrivere locandine pubblicitarie. Solo nel 1937 tornò in California per lavorare nei giornali locali, ma solo nel settore pubblicitario.
Fu di nuovo con grande entusiasmo che accettò quindi l’invio in missione a Ceylon dove fu promossa Chief of the OSS Registry… Le passavano fra le mani notizie e dispacci di ogni genere segreti e segretissimi, ma per lei c’erano solo da registrare i dati. Cominciò ad annoiarsi anche a Ceylon anche se la vita era “doré” fra ricevimenti incontri e auto di servizio, ma all’improvviso tutto cambiò per Julia.
Paul Child era un intellettuale, un poeta, un uomo dai gusti raffinatissimi e un … buongustaio. Aveva più di quarant’anni ed era pieno di solitudine e di rimpianti perché non riusciva a trovare la donna della sua vita. Quello con Julia fu un amore lento a manifestarsi perchè Paul la vedeva “allegra e coraggiosa” ma solo un’amica. Ma alla fine nel 1946 si sposarono e nel 1948 furono destinati a Parigi lui come funzionario dell United States Foreign Service, lei come moglie al seguito e senza molto da fare.
La folgorazione sulla via di Damasco avvenne mentre stavano andando a Parigi e si fermarono a mangiare nel più vecchio ristorante del Paese, “La Couronne” Era la prima volta per Giulia e l’incontro con la cucina francese fu “Un’esperienza che mi aprì l’anima e la mente … Ne rimasi stregata per tutta la vita… senza più possibilità di tornare indietro” In quel ristorante aveva mangiato ostriche e anitra e fu per la voglia di provare a cucinarle da sola che divenne studentessa della scuola di cucina più famosa di Francia…il ”Cordon Bleu”. Per Julia fu l’inizio di una vita faticosissima ma finalmente affascinante. Tutto quello che non aveva ricavato dai numerosi lavori che l’avevano sempre relegata in ruoli secondari e in attività noiosissime, filnalmente lo trovò nella fantasia e nella creatività dei fornelli. Il ritorno a casa, appunto, mentre le altre donne smettevano di cucinare per tentare la via della fabbrica o del terziario.Era stata accolta con diffidenza al Cordon Bleu, ma intanto studiava il francese, girava con i mercatini a scegliere gli alimenti e nei bistrot per conoscere i sapori e aveva quel marito appassionato che l’incoraggiava e l’aiutava in tutti i modi a trovare la sua strada.
Fu a Parigi che incontrò Simca Beck e Louisette Bertholle che stavano scrivendo ricette per gli americani. Julia capitò a proposito e cominciò a scrivere con loro. Anni per pubblicare il libro, ma nel 1961 “Mastering the Art of French Cooking” era finalmente una realtà … e Julia una celebrità.E’ stata lei a far conoscere la cucina francese e tutte le relative tecniche, dalla nomenclatura dei cibi agli strumenti, negli Stati Uniti… E quando sembrava che la cucina di casa dovesse diventare solo un ricordo in favore dei più facili pranzi pronti e confezionati, scoppiò in televisione il mito di Julia Child e della cucina francese. La prima negli Stati Uniti a fare una trasmissione del genere e nel “The French Chef”, che ebbe originie nel 1963 la gente impazziva a seguir la mentre presentava ricette stravaganti piene di ingredienti esotici o sconosciuti in uno show incredibilmente ironico e divertente in cui lei, Julia, la presentatrice invece di rivolgersi al pubblico parlava direttamente al cibo… L’attenzione andava alle stelle, tutti si divertivano e l’intera America diventava un pò più raffinata.Il successo, in tutta la sua lunghissima vita non la lasciò più e mentre lei seguitava a scrivere libri di cucina… gli altri cominciarono a scrivere di lei. Biografie, emulazioni, parodie, romanzi e il bellissimo film del 2009 con Meryl Streep.
Leggere di Julia Child è come leggere della felicità… una persona che ha trovato la sua strada lontano da tutto ciò a cui era stata destinata … L’imprevisto che diventà realtà… un vecchio mestiere che rivive nel rigore e nella passione di Julia… Che dire di più? Meglio dare la parola a una delle sue ricette :
GRATIN DE POMME DE TERRE PROVENCAL
INGREDIENTI per 6 persone: 2 tazze di cipolle tagliate finemente, 4 cucchiai + 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 5 pomodori scottati nell’acqua bollente e pelati, 1 pizzico abbondante di sale, 6 filetti di acciughe sott’olio, 2 spicchi di aglio schiacciato, qualche foglia di basilico tritata, 1 pizzico di timo e 1 pizzico di pepe, 1 Kg di patate bollite tagliate a fette di 1 centimetro, 50 grammi di parmigino grattugiato.
PREPARAZIONE: cuocete le cipolle i 2 cucchiai di olio,mescolatele senza farle bruciare.Tagliate i pomodori a pezzi, uniteli alle cipolle,fate insaporire e regolate di sale e pepe.
In una padellina mettere assieme i filetti di acciughe e l’aglio, 2 cucchiai di olio, il pepe e le erbe aromatiche. Sistemate nel fondo di una pirofila 1/4 di preparato di cipolla e pomodori, adagiarvi sopra delle patate e 1/2 del preparato di acciughe.Ripetete gli strati di patate e poi di acciughe, terminate con la salsa di pomodoro con il parmigiano e una spruzzata di olio. Porre nel forno scaldato a 200°C e cuocere per 40 minuti per assorbire il liquido. Se la superficie tende a bruciarsi copritela con carta argentata. Si serve sia calda che fredda.