Sono appena stata all’evento del Festivaletteratura di Mantova dedicato a Scrivere Downton Abbey, ospite Julian Fellowes, sceneggiatore della serie televisiva.
Signore un poco pingue e molto british, con la battuta sempre pronta, ci ha deliziato parlandoci del telefilm, e di altri suoi lavori.
Ho scoperto ad esempio che l’idea per la sceneggiatura di Downton è partita del personaggio di Lady Cora, e che probabilmente non ci sarebbe stata Downton Abbey senza il film Gosford park (sceneggiato sempre da Fellowes) e l’oscar che ha vinto….
E che sta già lavorando a un nuovo telefilm stavolta ambientato in America nel 1870 intitolato The Gilded Age, che dovrebbe riguardare le vecchie aristocrazie americane dei Winthrops e dei Stuyvesants alle prese con i nuovi ricchi nati grazie al petrolio, al gas e ai commerci.
Fellowes è anche scrittore di romanzi, e di suo in libreria oltre la sceneggiatura di Downton Abbey:
potete trovare i romanzi:
Titolo: Passato imperfetto
Trama: Damian Baxter è un uomo di ingente fortuna che, però, non può nulla contro la malattia che lo sta uccidendo. Tre mesi di vita o giù di lì: è la sentenza che lui ha accolto con britannico aplomb. L’unica cosa che gli rimane è esaudire un desiderio che si è affacciato nella sua mente anni dopo l’arrivo di una lettera anonima: sapere se esiste da qualche parte un altro Baxter, un giovanotto cui lasciare il suo patrimonio, cinquecento milioni di sterline al netto delle imposte. Chi può escludere, infatti, che uno di quegli accidentali rapporti, consumati con tipica incoscienza giovanile durante i party all’università di Cambridge, abbia dato i suoi frutti? Perché dunque non appurare la verità? Chiedendo l’aiuto magari del vecchio amico di Cambridge, lo scrittore non-troppo-famoso con cui ha ferocemente litigato un giorno?
Titolo: Snob
Trama: Ad Ascot, nella tribuna della Royal Enclosure, tra le matrone coi loro fronzoli di organza, Edith Lavery, figlia di un revisore di conti, spicca davvero. Col suo elegante tailleur di lino celeste, la sua grazia giovanile, il cappellino che le dà un’aria frivola e così sobria e chic, è davvero irresistibile. Agli occhi soprattutto di Charles, conte di Broughton, aristocratico purissimo e… suo prossimo consorte, erede del marchese di Uckfield, figlio di Lady Uckfield, la celebre e terribile Googie, ancien riche che ha accresciuto la sua ricchezza con la Thatcher e l’ha raddoppiata con l’accomodante New Labour. Con la sua scrittura elegante, misurata e ironica, che “ricorda Jane Austen e Evelyn Waugh” (Tim Lott), Julian Fellowes ci offre, con “Snob”, un romanzo esilarante che ci svela i codici, i rituali, le abitudini di un mondo ostinatamente chiuso in se stesso e ossessionato dal pericolo di nouveaux riches e parvenus d’ogni specie.
Pensate che lessi Snob ormai diversi anni, e oggi scopro che è stato scritto da colui che ha scritto un telefilm che adoro! Le coincidenze della vita. Il libro, Snob, non mi è piaciuto molto è piuttosto malinconico e la protagonista che si sposa esclusivamente per elevarsi socialmente non è certo un personaggio piacevole, quando infine si rende conto che i soldi non fanno la felicità da lettore non ho potuto che pensare ben ti sta, cosa credevi?
L’altro suo libro però non l’ho letto.