Magazine Diario personale
Intagliami come una selce, fammi disperare! Difendi il tuo amore umano, il tuo sorriso, i tuoi capelli. Donali. Vieni a me con la tua collera secca di fosforo e squame. Grida. Vomitami sabbia in bocca, rompimi le fauci. Non mi importa ignorarti in pieno giorno, sapere che giochi faccia al sole, a viso aperto. Condividilo. Io ti chiedo la cerimonia crudele del taglio, quello che nessuno ti chiede: le spine fino all’osso. Strappami questo volto infame, obbligami a gridare finalmente il mio vero nome.