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Jumbolino!

Creato il 17 dicembre 2010 da Patuasia


Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Sabato 11 Dicembre 2010, qualcuno se ne sarà forse accorto, è arrivato il primo aereo charter sull’aeroporto di Aosta: un “Jumbolino” quadrimotore da oltre 100 posti di una compagnia del Nord Europa, la Malmo Aviation. E’ arrivato VUOTO, naturalmente. Non a caso gli operatori di AVDA, la società di gestione aeroportuale, venerdi’ mattina stavano pulendo scrupolosamente la pista con ben 4 mezzi (!), cosa che a inizio anno era stata eseguita con molta lentezza: gli unici a volare erano quelli dell’aeroclub. Che sia un dovere da parte dell’ente gestore sgombrare dalla neve una struttura così grande sembrerebbe scontato, nevvero? Chissà quanto costa pulire 1600 m di pista, oltre a raccordi e piazzale… . Ciò che non tutti sanno è il fatto che la Regione ha versato 12.000,00 € per farlo venire. Vuoto, appunto. Ciò che ancora meno persone sanno è che l’aereo non ha utilizzato le procedure di atterraggio previste. Chissà come mai? Per radio – ci è stato riferito da alcuni piloti che erano in volo – il pilota del Jumbolino, appena entrato in Valle, ha dichiarato il “volo a vista senza piano di volo” (chiediamo scusa se i termini non sono forse proprio quelli giusti, ma il concetto è questo), che è un po’ come dire “non me la sento di seguire le procedure di avvicinamento indicato e neppure la vostra strumentazione di terra, preferisco seguire la vallata a vista“. Questo nonostante dalla torre di controllo gli sia stato detto di impiegare le nuovissime attrezzature di ausilio al volo (che dunque sono state snobbate già dal primo pilota di linea giunto ad Aosta, cosa quantomeno curiosa). In buona sostanza viene il dubbio che seguire la procedura di atterraggio fra le nostre montagne non sia propriamente cosa facile. Sarà almeno sicura? Speriamo.


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