Ve lo ricorderete tutti il metodo del nuovo fascista presidente della Commissione Europea Juncker: nel 1999 il simpatico elitista (o etilista) descriveva, in una intervista su
Der Spiegel, il metodo antidemocratico di avanzata europeista:
"Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po' per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno".
Vabbè, voi "complottisti" italiani questa frase già la conoscete. Quello che si sono dimenticati però di tradurvi è un'altra perla del nostro elitista (o etilista):
"I am a Christian Democrat, a Catholic, but when it becomes serious you have to lie. Yes, I lie because it involves the survival of the euro." fonte
Non conoscete l'inglese? Ripetiamo nella vostra lingua:
"Sono un Democristiano, un Cattolico, ma quando le cose diventano serie bisogna mentire. Sì, io mento perché ciò implica la sopravvivenza dell'Euro."
Ah! Non credete che Juncker si sia mai espresso in questi termini? Ma avete anche un video che lo dimostra, guardatevelo, e ascoltate bene cosa dice il nostro democristiano appena passati 14 secondi dall'inizio dello stesso; il video con Juncker protagonista si intitola " Economic policy of the eurozone needs to be decided in "dark, secret rooms"
Nell'articolo collegato, dal titolo Eurogroup chief: 'I'm for secret, dark debates', tratto da euobserver.com, pubblicato nel 2011, si afferma:
"Mercoledì (20 aprile) il capo dell'Eurogruppo (a quel tempo Juncker, ndr) ha detto che le politiche economiche dell'eurozona dovrebbero essere condotte in "oscure stanze segrete" al fine di prevenire movimenti pericolosi dei mercati finanziari, aggiungendo che egli aveva spesso mentito nella sua carriera al fine di prevenire la diffusione di voci che avrebbero potuto alimentare speculazioni. Egli ha detto che, come nel caso della politica monetaria, tutte le decisioni in campo economico dovrebbero ora essere discusse a porte chiuse.
"La politica monetaria è una questione seria. Dovremmo discuterla in segreto, nell'Eurogruppo," ha detto Jean-Claude Juncker alla conferenza di Bruxelles sulla governance economica, organizzata dal Movimento Europeo, un'organizzazione che promuove l'integrazione europea, riferendosi a quanto già da tempo esternato dai parlamenti nazionali e dalle banche centrali indipendenti.
"Lo stesso vale per le politiche economiche e monetarie dell'Unione. Se indichiamo possibili decisioni, stiamo alimentando speculazioni sui mercati finanziari e soprattutto stiamo gettando nella miseria le persone che stiamo cercando di salvaguardare."
"Sono pronto ad essere insultato per non essere sufficientemente democratico, ma voglio essere serio", ha detto.
Secondo la sua linea di pensiero i ministri e i leader dell'UE che discutono questioni finanziarie in pubblico mettono "milioni di perone a rischio" a causa di forti oscillazioni dei mercati finanziari, come conseguenza dei loro commenti pubblici.
Egli ha poi detto la seguente battuta "Io sono per i dibattiti oscuri e segreti."
Juncker ha osservato che "vi è insufficiente consapevolezza a livello europeo quando si tratta di questi temi, perché ognuno di noi vuole mostrare al suo pubblico nazionale che è lui il tizio più grande sotto il cielo."
Avendo servito come ministro delle finanze e poi come primo ministro del Lussemburgo negli ultimi 22 anni, Juncker ha sottolineato che nel corso della sua carriera, nonostante la sua educazione cattolica, spesso ha "dovuto mentire" al fine di non alimentare voci.
Ad un partecipante alla conferenza che aveva suggerito che la rimozione del segreto nelle riunioni dell'UE avrebbe potuto impedire ai mercati di passare dai pettegolezzi alle speculazioni Juncker ha detto che ciò non si poteva fare perché i ministri e i leader UE hanno bisogno di tempo per prendere decisioni.
"Le azioni sui mercati finanziari hanno luogo in tempo reale. Noi non siamo sempre d'accordo ad ogni dibattito sulla politica monetaria, ma i mercati nel frattempo stanno reagendo."
Jean Claude Juncker è stato presidente dell'Eurogruppo dal 1º gennaio 2005 al 30 aprile 2012. Ma cosa è l'Eurogruppo? Leggiamo:
"L'Eurogruppo è un centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri dell'Economia e delle finanze degli Stati membri che adottano l'Euro, ovvero la cosiddetta Eurozona. Si tratta di una riunione informale che si svolge alla vigilia di un Consiglio dei ministri dell'Economia e delle finanze (Ecofin) e che permette di discutere di questioni economico-finanziarie legate all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (UEM)." fonte: Wikipedia
Quindi, era proprio in veste di difensore dell'Euro, che il nostro crociato Juncker "aveva da raccontare palle".
Non c'è da stupirsi, quindi, che a questo popò di uomo sia stato conferito, tra le numerose onorificenze, anche il Collare pro Merito Melitensi " Di iniziativa del principe e gran maestro dell'Ordine di Malta", un'ordine, ricordiamolo, Cattolico Romano.
Ma cos'è l'Ordine pro merito Melitensi? Leggiamo da W ikipedia:
"L'Ordine pro merito Melitensi è un ordine di merito cavalleresco del Sovrano Militare Ordine di Malta istituito nel 1920. Pro Merito Melitensi è assegnato a uomini a donne che hanno portato onore e prestigio al Sovrano Militare Ordine di Malta o hanno promosso attivamente i valori Cristiani o il lavoro di carità nella tradizione Cristiana così come definita dalla Chiesa Cattolica Romana."
E sappiamo tutti che, per essere dei buoni cattolici, bisogna anche mentire ed essere dei fascisti antidemocratici...per questo sei stato premiato caro Juncker.
Anche il precedente presidente della Commissione Europea, il cattolico Barroso, era stato decorato dall'Ordine di Malta, come ampiamente spiegato nel nostro blog. Chiudiamo quindi con le sue citazioni:
"La Commissione Europea condivide i valori e la missione dell'Ordine di Malta e farà quanto possibile per sostenerne le attività."
"Giovanni Paolo II sarà ricordato come colui che ha giocato un ruolo essenziale nella riunificazione dell'Europa e nel progresso delle idee di libertà e democrazia nel nostro continente."
José Manuel Barroso, ex Presidente della Commissione Europea