Appena sedicenne, Juno (Ellen Page) rimane incinta dopo il primo e unico rapporto avuto con Bleek (Michael Cera), suo compagno di scuola. Inizialmente decisa ad abortire, si ricrede e sceglie di dare il bambino in adozione. Trovata poi la coppia adatta in Mark e Vanessa (Jason Bateman e Jennifer Garner), trascorre del tempo con loro durante la gravidanza, in particolare con lui, con il quale intrattiene un rapporto di ambigua amicizia. Nel frattempo continua la scuola, scoprendo quanto è dura essere un’adolescente incinta.
«Tutto è cominciato su una poltrona.» Si apre così questa graziosa commedia, nella quale spiccano dialoghi brillanti e una perfetta caratterizzazione dei personaggi. La sceneggiatura originale di Diablo Cody (fino ad allora blogger e scrittrice, quell’anno fece il pieno di premi, incluso l’Oscar) regala battute taglienti e un sottotesto che va dalla ribellione tipica dell’adolescenza al sistema di educazione genitoriale, dal malessere borghese ai delicati temi di aborto e adozione. Non ci sono reazioni esagitate, urla, inutili scenate, ma tutto è lasciato al tempo della riflessione e delle decisioni. Ellen Page aveva 20 anni e ne fingeva 16 in maniera autentica, assolutamente credibile; Michael Cera ha da sempre la faccia e i modi da ragazzino impacciato (vedere anche Superbad), suscitando simpatia e identificazione (molti sedicenni ancora timidi e un po’ imbranati si saranno rivisti nel suo personaggio). Il regista è il figlio di Ivan Reitman (noto soprattutto per Ghostbusters), ma negli ultimi anni ha dimostrato il suo talento attraverso commedie mai scontate e tecnicamente ben dirette (oltre a Juno, Thank you for smoking, Tra le nuvole e il recente Young adult). Nella colonna sonora si contrappongono classiche rock band anni 60 e 70 (The Kinks, Mott the Hoople, Velvet Underground) ad altre esplose negli anni 80 e 90 (come i Sonic Youth), differenze che riflettono i rispettivi gusti musicali di Juno e Mark. Per il cinema, si citano invece Dario Argento e l’inventore del genere splatter Hershell Gordon Lewis. Titoli di testa in stile fumettistico, mentre nel finale Ellen Page e Michael Cera cantano insieme il pezzo romantico Anyone else but you.