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Jurassic World

Creato il 10 giugno 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2015
  • Durata: 124'
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Azione
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Colin Trevorrow
  • Data di uscita: 11-June-2015

Non c’è limite al godimento. Non bastavano i dinosauri ottenuti attraverso la manipolazione di tracce di DNA conservate nel sangue succhiato da una zanzara fossilizzata da qualche milione di anni, i turisti del mondo postmoderno rilanciano, vogliono dimensioni ancora più grandi, ‘più denti’, e allora il processo di ricostruzione degli esseri viventi più gradi mai esistiti sulla terra si arricchisce di innesti che ne potenziano ulteriormente le caratteristiche; si genera così il più temibile di tutti i dinosauri, l’Indominus Rex, ottenuto grazie alla giustapposizione dei filamenti genetici di più animali, ancora più feroce e terrificante di quello che ormai era diventato quasi un simpatico amico, il Tyrannosaurus rex. A Jurassic World le migliaia di visitatori si deliziano delle performance quasi circensi degli animali generati in laboratorio, consumano lauti pasti nei vari punti ristoro disseminati nello sconfinato parco, consumano, consumano, consumano. Per mantenere questi ritmi bisogna creare in continuazione nuovi bisogni, nuove merci, un po’ come avviene per la corsa all’acquisto di sempre più moderni e accattivanti smartphone: questo è il lato tragicomico del postmoderno, il progresso si percepisce come ridicolo perché i beni prodotti sono destinati a divenire rifiuti in tempi brevissimi. Anche i temibili velociraptor vengono ammaestrati, tanto che  Vic Hoskins (Vincent D’Onofrio, l’indimenticabile “palla di lardo” di Full Metal Jacket), responsabile delle operazioni di sicurezza della InGen, pensa a un loro possibile utilizzo quali armi segrete per le operazioni di guerra dell’esercito americano (“Se li avessimo avuti in Corea….”), ma la natura fa presto comprendere come questo folle disegno sia del tutto impraticabile.

C’è in questo quarto capitolo della saga del parco più famoso del mondo una profonda autocritica del modello dello stile di vita americano, della follia dei vari teatri di guerra aperti su più fronti, della sempre più crescente offerta di prodotti per mantenere alto il desiderio di consumo, e già questi note basterebbero a delineare la bontà di un film che sicuramente si installa in un filone di genere; ma, oltre i sottostesti operativi nella sceneggiatura c’è tutto il divertimento generato dalle magnifiche ricostruzioni di ambienti e soprattutto dei dinosauri, che non cessano di esercitare una certa attrattiva. Certo il plot segue sempre più o meno lo stesso canovaccio (la belva si libera, crea panico, e poi bisogna fermarla), ma il tutto resta comunque abbastanza godibile, e certamente non annoia. E’ un filone questo dei dinosauri che potrebbe andare avanti all’infinito, proprio seguendo quella logica del rilancio ad libitum di cui si diceva prima, e se potrà stancare qualche adulto, di certo non smetterà di appassionare una platea di bambini pronti a farsi suggestionare, come raramente accade, dai mostri generati dalle menti degli studios hollywoodiani.

Vaghiamo nel parco insieme ai protagonisti, accompagnandoci in un primo momento a mansueti pachidermi che placidamente ruminano, poi con lo show acquatico del Mosasauro, un rettile marino di 14 tonnellate, ancora seguendo il volo (in picchiata, visto che a un certo punto si liberano dalla voliera) degli pterosauri, e infine in sella a qualche mito cucciolo di Triceratops. Insomma, c’è ne per tutti, le riflessioni, seppur in forma embrionale, sono presenti, e l’intrattenimento è garantito. Che aggiungere oltre? Consigliato per una serata di sano intrattenimento.

Luca Biscontini



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