Oggi parliamo di lucertoloni geneticamente modificati, di super-eroi con le fattezze del Big Jim con cui giocavate da bambini, di moderne Wonder Woman che riescono a correre nella giungla più selvaggia che si possa immaginare su un magnifico tacco 12 senza frantumarsi una caviglia, di impavidi bambini che farebbero impallidire i migliori piloti di rally e di parchi divertimento immensi, grandi quanto una delle tante isole paradisiache che avete sempre sognato di visitare con la vostra dolce metà.
È fatto noto che Disney World abbia fatto scuola e abbia ammaliato milioni di bimbi, sicuramente tra questi c’erano gli ideatori e realizzatori della saga di Jurassic Park/World. La differenza, di fatto, non è molta: nel primo caso, si è immersi in un mondo zuccherino, popolato dalla personificazione degli eroi delle favole; nel secondo, la natura incontaminata e il pericolo regnano sovrani. D’altro canto uno è nato dalla fantasia di Walt Disney, l’altro da quella dello scrittore Michael Crichton prima e del regista Steven Spielberg dopo.
Eh già se Disney World è realmente visitabile, Jurassic World si può toccare con mano solo nella sala cinematografica vicino a casa.
© ILM/Universal Pictures and Amblin Entertainment
Sotto la direzione del giovane Colin Trevorrow, pioniere del cortometraggio online emerso dopo la presentazione al Sundance del suo primo lungo, è arrivata su grande schermo la concretizzazione di un sogno: Jurassic World, prosecuzione della trilogia di Jurassic Park, di cui il primo episodio vinse tre Oscar® e conquistò il record di film con il maggior incasso della storia del cinema.
Oggi torniamo in Costa Rica, ospiti del resort più avventuroso e imprevedibile che abbiate mai immaginato. L’oasi, di cui vent’anni fa il dottor John Hammond fantasticava, è una realtà che attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. L’isola è un immenso parco divertimenti in cui visitatori possono vedere dei veri dinosauri e vivere un’esperienza unica, super-tecnologica, molto probabilmente da brividi. Il team di ricercatori è riuscito addirittura a creare nuove specie, a progettare nuovi modi di stare con gli animali e rendere il viaggio indimenticabile. Sicuramente lo sarà per Claire (Bryce Dallas Howard) e i suoi nipoti perché, come prevedibile, giocare con madre natura non è mai auspicabile.
© Universal Pictures and Amblin Entertainment
La pellicola è coerente con le previsioni: tutto è maestoso, ricco di effetti speciali e il ritmo è incalzante. I rettili sono grandi, brutti e cattivi. La distruzione sarà senza precedenti, i buoni riusciranno comunque a vincere e la lezione verrà metabolizzata (forse) a caro prezzo. Morale, famiglia e avventura vanno a braccetto. Tutti dormiranno sonni tranquilli e saranno felici e contenti.
Nonostante l’evasione e il divertimento siano garantiti, i punti di forza di JURASSIC WORLD, potrebbero trasformarsi nei suoi maggiori difetti. Il film è un giocattolone dai grandi effetti speciali a cui però siamo abituati, quindi non strabiliano più; la storia è come ce la aspettavamo, quindi è senza alcuna sorpresa; e vedere i protagonisti correre mentre le bestiole intorno a loro si affrontano, e sbranano qualsiasi essere capiti a tiro, per 124 minuti è ripetitivo ai limiti del noioso. Se, al contrario, vi piacciono le situazioni senza alcuna aderenza alla realtà, belloni e stangone che si tramutano in improbabili domatori di dinosauri e protettori dei più deboli, allora amerete questa favola classica nell’impianto e moderna nella realizzazione.
Il successo è nell’aria. Ora tocca a voi.
Vissia Menza
per visualizzare questo contenuto devi accettare la cookie-policy