Pochi giorni fa ho commentato un concerto a cui ho partecipato a La Claque di Genova, occasione i cui esordivano in Liguria i The New Trip di Pino Sinnone.
Ad aprire il concerto una band genovese nata molti anni fa, i Jus Primae Noctis , di cui non ho potuto godere l'intera performance essendo arrivato tardi.
Ma oggi alcuni tasselli trovano una loro collocazione, perché in un colpo solo pubblico un'interessante intervista e al contempo posso postare l'intera performance de La Claque, da oggi disponibile in rete.
Ritornerò si di loro quando arriverà una nuova proposta discografica, ma intanto consiglio la visione/ascolto del video a seguire, un prog raffinato, contaminato, virtuosistico e "completo", se si pensa alla miscela delle arti messe in campo.
Il gruppo nasce come frattale di una band commerciale di un certo successo, in cui io (batteria), Marco (voce e chitarra) e Beppi (tastiere) volevamo fare qualcosa di più serio. Abbiamo cominciato noi tre e siamo andati avanti così per anni. Marco ha portato i suoi pezzi con i testi, mentre Beppi ha portato brani strumentali e abbiamo cominciato a suonarli in giro. Ci hanno subito invitato a partecipare a cd di band genovesi (Rustico cd), poi abbiamo fatto un paio di concorsi, vincendoli. Grazie al successo in "Arte dal mare" siamo stati invitati in Sicilia nel 1995 e sulla base di questo invito ci siamo costruiti un tour in Sud Italia, Un'esperienza bellissima, abbiamo anche suonato vicino a Vibo Valentia sullo stesso palco del Banco.
Per un po' di anni abbiamo creato degli spettacoli compiuti: Amori e delitti, basato sulle nostre storie e un altro che si fonda su poesie musicate, esperimenti coraggiosi che abbiamo portato fuori dal cerchio genovese. A Venezia, non lo scorderemo mai, è venuto a vederci Michi Dei Rossi delle Orme, e ci ha consigliati e sostenuti.
I pezzi sono di Marco e Beppi, ma ora anche Pietro sta dando il suo contributo nella fase di composizione. I brani arrivano grezzi in studio e li lavoriamo molto di gruppo negli arrangiamenti. E' interessante, perché la sera in cui manca uno esce fuori un arrangiamento diverso che stravolge quanto fatto in precedenza. E' un work in progress molto creativo e devo dire che siamo ben equilibrati. Un tavolo a cinque gambe, ma se ne levi una, zoppica. In questa fase ci aiuta molto registrare, abbiamo un piccolo studio e incidiamo in multitraccia tutto quello che esce, così abbiamo la possibilità di correggerci, ma anche di riprendere temi che ci eravamo dimenticati. Poi improvvisiamo, spesso a luci spente, è liberatorio e fa da collante per il gruppo. Un giorno vorremmo anche selezionare la parte buona del materiale improvvisato, aggiustarla e produrla: è un lavoro che abbiamo fatto con "Aeropittura", ma era molto, molto grezzo .
L'impegno sociale è qualcosa che caratterizza sempre la vostra produzione?
Rispetto ai canoni tradizionali no, non possiamo definirci un gruppo impegnato, ma i testi sono molto importanti e trattano di storie ed argomenti umani, quindi inevitabilmente diventano sociali. Abbiamo scritto Quarto, dedicata al mondo degli ex manicomi, pensando a Syd Barrett e strizzando l'occhio al grande cantore degli ultimi, Fabrizio De Andrè. Abbiamo lavorato sul pezzo per dargli il senso della follia bipolare, con una fase concitata e irruenta e una lirica dominata da un intreccio piano-chitarra. Ha fatto colpo sul pubblico perché la musica rende perfettamente l'idea e valorizza il testo. In passato avevamo anche affrontato argomenti ecologici, anche se da un punto di vista diverso, "Amazzonia", per esempio, è un pezzo bastardamente dispari che apre un discorso fra la natura e lo sviluppo dell'uomo. Su tutto per noi domina la libertà: di impresa, di azione, di sentimento, di spostamento, nel rispetto degli altri da cui ci aspettiamo lo stesso.
Come giudicate lo stato della musica nella vostra città, Genova?
Io lavoro nella comunicazione, Beppi nell'informatica. Quindi avremmo gli skill per fare un ottimo lavoro. In realtà, fare le cose per bene costa tempo, ed è tempo rubato alla musica. Quindi il nostro sito è poco aggiornato e seguiamo di rado le pagine facebook. Quindi, di noi si parla poco in rete. Diverso è il discorso sui video: riprendiamo spesso le nostre esibizioni con più telecamere e ci si può trovare su youtube con una discreta qualità. Nel 2004 abbiamo prodotto anche un dvd live, in cui facciamo pezzi non nostri. Le esecuzioni sono ottime (c'è anche una versione di 21st Century Schizoid Man), ma Marco non c'era e non rappresenta quello che sono gli Jus Primae Noctis oggi.
Meglio la fase live o quella in studio?
Avete in programma un nuovo album, o qualche progetto a breve scadenza?
Certo, vorremmo fare il cd definitivo, registrato bene, in cui incidere i pezzi nuovi e reincidere quelli vecchi registrati con tecniche d'epoca. Al momento, però, non abbiamo ancora fissato una data. Vorremmo suonare, verificare la vivo la bontà dei materiali, rafforzare lo spirito di gruppo e poi ci dedicheremo alla registrazione, magari invitando anche un ospite internazionale. Presto pubblicheremo il video del concerto de La Claque, giusto il tempo di fare montaggio e mix live.
Live a Genova della prog band Jus Primae Noctis, Teatro della Tosse, sala la Claque.
Brani originali, gennaio 2016
MARCO FEHMER - chitarra e voce
MARIO A. RIGGIO - batteria