Il mondiale di pallavolo maschile in Polonia è terminato e la squadra vincitrice è proprio quella di casa: complimenti, quindi, alla squadra di un fantastico Stephane Antiga, criticato per non aver convocato un certo Kurek (un VIP in Polonia e amatissimo da* groupie della Lube…), alla sua primissima esperienza come allenatore.
Complimenti a una squadra costante dall’inizio alla fine, che ha sempre mostrato carattere e due palle “così”; un team supportato da tifosi che, wow, mi hanno ricordato quanto fosse bello andare al palazzetto a seguire la propria squadra.
Polonia che lascia senza parole,in grado di ribaltare risultati e di lasciare a secco squadre come: USA, Italia (lasciamo stare la prestazione dei nostri al mondiale: ricordiamoci che è una squadra che riuscirà a rialzarsi in piedi), Russia e, ovviamente, questo Brasile capitanato da un allenatore carismatico e meraviglioso come Bernardo de Rezende.
Complimenti, ancora, a questa Polonia che, per ben due volte, è stata in grado di battere la squadra dei Rezende, fatta di un Bruninho che alza l’impossibile, di un Lucas che vola in alto per fare muro\primo tempo e di un Lucarelli che resterà nella storia.
La Polonia di questa sera non si è arresa facilmente, dato che ha saputo reagire a un primo parziale andato “così-così” in cui il Brasile ha dominato e (forse) si credeva già campione del mondo (per la quarta volta consecutiva).
I padroni di casa, invece, hanno deciso di dare spettacolo, di far vedere come si gioca a pallavolo e di mettere cuore e testa in campo: scambi fantastici, alzate strepitose (chissene dell’età: chiedete a Zagumny, l’alzatore polacco di 36 anni…) e una passione per la pallavolo che non si può descrivere.
Polonia che ha meritato di arrivare prima a questo mondiale, anche per l’organizzazione di quest’incredibile evento e, ovviamente, questo pubblico caldo e sempre vicino alla propria squadra.
Polonia – Brasile 3-1 (18-25, 25-22, 25-23, 25-22)
La medaglia di bronzo va a una Germania strepitosa che straccia la Francia per 3-0 (21-25, 24-26, 23-25).
Questo mondiale sorprendente si conclude con una vittoria quasi inaspettata della Polonia (non ho parole, invece, per descrivere la prestazione dei nostri ragazzi: spero solo che si riprendano presto), quindi non mi resta che mettere in pausa in blog e decidere se continuare a scrivere di volley (c’è il mondiale femminile dal 23 in poi…), o riprendere a parlare di musica e soggetti musicisti che fanno revival di quel revival. Forse scriverò di queste due mie passioni, o di quanto era buono quel calice di Franciacorta bevuto in via Taglio a Modena ieri sera…
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