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Justice League 42

Creato il 26 novembre 2015 da Flavio
Justice League 42JUSTICE LEAGUE #42
(Contiene Justice League 40, Justice League Dark 40, Green Arrow 39)
di Geoff Johns, J.M. DeMatteis, Andrew Kreisberg, Ben Sokolowski, AA.VV.
9788869713187
9772280013001-50042
16,8×25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,95
Justice League si prende un mese di pausa in attesa di Convergence. Le sue pagine sono occupate dal prologo di Drakseid War. Seguiamo Metron, seduto sulla sedia di Moebius, vagare per infiniti universi ed infinite realtà in parallelo e mostrarci destini e scontri dei vari eroi. Diretto seguito di Forever Evil, con lo scambio di eroi e criminali da Terra-2 alla nostra, ne vedremo lo svolgimento tra un mese. Storia riempitivo di Geoff Johns, disegni di una marea di gente
Justice League Dark si conclude qui. Dopo la battaglia con Pralaya che ha inghiottito l'universo, tranne la Casa del Mistero, la JLD deve trovare il modo di rimettere tutto a posto. Forse solo l'uso di una magia antica potrà permetterglielo, Di sicuro, comunque vadano le cose, per loro, tutto cambierà.
Si conclude il ciclo di Dematteis come, appunto, tutta la saga della JLD. Peccato perchè era un testata interessante, anche se, ultimamente, un po' troppo avvitata su se stessa. I disegni di Guinaldo sono sempre precisi e puntuali, anche se a volte un po' fastidiosi. Ottimo lavoro di Sotomayor (e non è una battuta) ai colori. Era difficile rendere il nero su nero di quest'ultimo episodio, ma lui ce l'ha fatta brillantemente.
Freccia Verde è nelle mani di John King. Il magnate avversario di Oliver Queen, che ne conosce l'identità segreta, oltre ad avergli messo contro l'intera città è riuscito a ridurlo alla bancarotta (ancora). Come se non bastasse sta prendendo di mira i suoi amici, tra i quali la nuova arrivata Felicity Jones.
Trama dinamica anche se abbastanza ridondante con quanto già visto nella saga di Lemire. Tutto sommato, però, viva e non noiosa.
Disegni abbastanza piatta, sfavoriti da una colorazione che ne accentua la caratteristica sopratutto sulle anatomia. Decisamente anomale e statiche, in questo senso, le forme della bella tigrotta con cui ha a che fare Felicity. Interessante colpo di scena finale.

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