Juve 98, il baseball è qui

Creato il 31 agosto 2011 da Sportduepuntozero

Il baseball è uno sport particolare: per essere apprezzato, deve essere capito. Un occhio inesperto potrebbe trovarlo estremamente noioso, ma questa è la peculiarità degli sport più atipici: eludono le attenzioni di chi non sia davvero interessato. Peccato che gli italiani siano un popolo pigro legato agli sport più tradizionali e tutto ciò che arriva dagli States viene spesso bollato come “americanata”.

Pitcher e batter? Meglio lanciatore e battitore
Il grosso difetto degli sport a stelle e strisce, in effetti, è la complicata terminologia che scoraggia fin da subito i meno interessati. Il baseball, almeno, ha provato ad avvicinarsi alla cultura italiana. Oggi nel nostro paese, per esempio, si parla di lanciatore e battitore, non di pitcher e batter. Alcune parole, però, sono intraducibili. E così, chi si vuole avvicinare al baseball è costretto a familiarizzare con gli inning, gli strike o i ball. Ci vuole solo un po’ di attenzione all’inizio, poi il resto è semplice. Ma permetteteci un suggerimento: vi sconsigliamo di andare a vedere una partita senza prima aver avuto un’infarinatura generale.

Panta Rei
Panta Rei, Tutto scorre, diceva Eraclito. Il baseball non sarà stato creato sull’impronta speculativa del filoso greco, ma il suo modo di pensare non si allontana troppo da quella che è la la caratteristica peculiare del baseball: il gioco non si ferma mai. L’unica pausa è quella tecnica del cambio degli uomini tra un inning e l’altro. Per il resto, nulla vieta al lanciatore di cercare di eliminare un avversario anche se il battitore non è ancora in campo. Insomma, panta rei.
Il baseball non è uno sport a tempo. Non esiste il cronometro. La partita è lunga 9 inning ed un match potrebbe ipoteticamente durare anche solo 45-60 minuti. In realtà i tempi sono più lunghi e anche di molto. Negli USA non sempre lo stadio si riempie fin dal riscaldamento e spesso i tifosi arrivano a partita iniziata: in fondo, se si salta qualche inning, ci sono ancora almeno due orette buone a cui assistere.

Un baseball da cinema
In Italia – dicevamo – c’è meno seguito. Gli stadi da baseball non sono così numerosi e la gente che viene ad assistere a queste partite non è altro che una piccola nicchia rispetto alla massa. Tuttavia se pensate che gli spettatori si possano contare sulla punta delle dita vi sbagliate di grosso. Perlomeno, a Torino non è così. All’ombra della Mole, nel campo di via Passo Buole, dove già avevamo incontrato le ragazze del Softball (vedi Sport2.0 marzo 2011), a seguire il baseball ci sono sempre almeno un migliaio di persone. La Juve98 gioca in quello stadio a week-end alterni e ogni giornata di campionato disputa due partite: una nel primo pomeriggio ed una alla sera. Inutile dire che il match in notturna, con lo stadio quasi gremito, crea una cornice quasi cinematografica.

Un futuro incerto
Giocare con le luci accese è una scelta voluta dalla società ed in particolare da Mario Bruno, presidente della Juve98 e grande appassionato di baseball fin dai tempi in cui lo giocava in Messico. Bruno ha preso in mano la società nel 1998, rifondandola sulle ceneri della storica Juve48 e da allora si è battuto – non senza difficoltà – per far crescere questo movimento. Oggi la sua squadra frequenta le alte zone di A1, ma il futuro è incerto: “Con sempre meno soldi e meno sponsor diventa ogni giorno più difficile”. Il problema, però, sta a monte e riguarda la divisione dei campionati. “Noi giochiamo nella lega che è la massima espressione del baseball italiano, facciamo crescere i giovani e portiamo avanti questo sport, eppure se vinciamo il campionato non disputiamo la nostra Champions League”. Eh già perchè ancora sopra l’A1 esiste ancora l’IBL (Italian Baseball League), ma lì ci giocano solo qualche italiano, tanti fenomeni stranieri e molti ex-collegers statunitensi. Con questa formula le televisioni non seguiranno mai questo sport e con meno attenzione mediatica gli sponsor scemeranno sempre più. Insomma, non una grande scelta se si vuole far crescere il baseball.

di Edoardo Blandino

[Show as slideshow]

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :