Questo ha detto Agnelli al New York Times:
"La Juventus continuerà a perseguire i due titoli che le sono stati tolti, preferibilmente nell'ambito nelle strutture della Lega ma se necessario anche davanti ai tribunali ordinari". "Dobbiamo essere certi - ha affermato Andrea Agnelli - che vi sia stato pari trattamento per tutti. E se noi non possiamo avere un trattamento equo, cercheremo di averlo al di fuori dell'ambito sportivo".
Il nuovo stadio:
"È un punto d'orgoglio per noi essere i primi proprietari privati di un impianto pienamente moderno, in grado di ospitare partite e di restare aperto sette giorni la settimana a fini commerciali - ha detto -. Nello stesso tempo, i nostri concorrenti sono quelli internazionali, e (quello dello stadio) era un aspetto da coprire per poter essere alla pari con loro dal punto di vista delle fonti d'entrata". "Per essere sinceri sulla nostra seria A - ha detto Agnelli - oggi non siamo certamente là dove vogliamo essere. E tutto ciò ha anche a che fare con gli stadi. Gli stadi sono obsoleti. Abbiamo molta violenza, molta polizia intorno agli impianti, e tutto ciò non è molto piacevole". Quanto al mercato, Agnelli è convinto che i movimenti importanti vi saranno a partire da agosto. "Sarà il Barcellona ad aprire le danze, dopo di che cominceranno a muoversi anche gli altri club".