«Abbiamo giocato a specchio, perché chi fa la differenza, oltre ai tre davanti, e Maggio lo abbiamo costretto al duello con Estigarribia che ha giocato una grande partita, al pari di Pepe. Ho impiegato Simone in un ruolo inedito e quando ha trovato la posizione p stato devastante. In avanti avevamo lasciato lasciando Vucinic alto a giocare contro Aronica e Matri contro Cannavaro. Nel primo tempo però tardavamo la giocata e non riuscivamo a servirli mentre loro attaccavano la profondità. Nel secondo tempo invece hanno tenuto di più la palla, sono stati più partecipi all’azione, costruendo assist e gol»....«Partiamo dal presupposto che quando c’è un gol, c’è sempre qualche movimento non riuscito o qualche marcatura troppo larga. Però il calcio non è la play station e una cosa è vedere le situazioni in settimana e un’altra è viverle in partita. Sul secondo gol di Pandev ad esempio Bonucci ha cercato l’anticipo e non è riuscito a prendere la palla. Gli sbagli però non devono servire a condannare nessuno, ma essere d’esempio per migliorare. Quando poi c’è la disponibilità che dimostrano questi ragazzi, gli errori si sopportano senza fatica...».
Fonte: Juventus.com