“C’è da fare un grande lavoro. Iniziamo una stagione nella nostra casa, in questo strepitoso, splendido stadio. Non saprei nemmeno che aggettivo usare. E’ uno stadio che rispecchia la nostra società. Dobbiamo valutare nell’ultimo allenamento di oggi le condizioni dei giocatori. Non so ancora chi giocherà, deciderò dopo aver valutato bene tutte le cose. A livello medico sono tutti a disposizione. Spesso le partite cambiano proprio grazie a chi entra dalla panchina. Il nostro modo di giocare porta ad avere difese stanche dopo 60 minuti e chi entra deve fare la differenza. La squadra è pronta mentalmente e tatticamente. Certo non mi ha fatto piacere avere tre quarti dei miei uomini fuori fino a giovedì. Avrei preferito avere tutti a disposizione per lavorare meglio. Quando farò la formazione terrò conto di chi è entrato meglio nei meccanismi e si è allenato per più tempo. È inevitabile, visto che è stato un mercato difficile. Vidal, Estigarribia ed Elia si sono allenati poco con noi. C’è bisogno di tempo per entrare bene in meccanismi nuovi. Del Piero titolare? Domanda nuova, a nessun allenatore è stata mai fatta questa domanda (ride, n.d.r). Davanti è un bell’enigma. In attacco abbiamo una certa abbondanza”.
Su Giovinco:
“Non è un mistero che io abbia cercato più volte di allenare Giovinco anche nelle precedenti esperienze. E’ un giocatore che apprezzo molto e lui lo sa. Non lo seguo solo da quest’anno. A Bari cercai di prenderlo quando lui giocava ancora nella Primavera della Juve. Però ci sono delle leggi di mercato da seguire e lui quest’anno doveva restare al Parma. Però il suo cartellino è nostro per metà e questo è un bene. Stavolta lo tratteremo da avversario”.