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Juve, Conte: "Dobbiamo essere grande squadra,comportarci da provinciale ed essere umili....".

Creato il 21 settembre 2011 da Juveincampo

Così Conte ai giornalisti in conferenza stampa:

La Juventus è una grande squadra ma l’atteggiamento deve essere da provinciale, con la voglia di correre e mangiare l’erba. Non confondiamo le due cose: dobbiamo lavorare per essere grandi, ma rimanendo umili fino alla fine»...."Una grande squadra deve essere umile. Scendere in campo con l'atteggiamento della provinciale, anche se è giusto pensare in grande"...."Avrei preferito incontrare domani un Bologna con più punti in classifica. Così sarà ancora più difficile da battere. Le nostre due vittorie contro squadre provinciale hanno confermato che non esistono avversari facili"...«Abbiamo giocato due partite, ottenendo due risultati utili, ma mancano 36 partite, quindi da questo punto di vista non abbiamo fatto assolutamente niente. Abbiamo iniziato bene, è vero, ma dopo due giornate parlare di squadra di fenomeni e di allenatore che non sbaglia un colpo, mi sembra eccessivo, anche perché so perfettamente che alla prima situazione negativa i giudizi si ribalteranno. Vorrei invece maggior equilibrio, soprattutto per rispetto dei nostri tifosi che in questi anni sono stati illusi fin troppo»...«Ma due anni fa era partita con due vittorie e poi aveva concluso settima Detto questo era importante ottenere questi successi, per nulla scontati, come dimostra il fatto che il Parma abbia subito battuto il Chievo. Abbiamo sicuramente i nostri meriti per i punti ottenuti finora, punti che valgono quanto quelli ottenuti contro le grandi squadre»

Il Bologna:


«Partita facile un cavolo. Non c’è nulla di facile. Arriva una squadra che ha zero punti in classifica, nonostante in rosa ci siano campioni come Di Vaio e giocatori de calibro di Diamanti, Ramirez, Perez o Gillet. Non c’è nulla di scontato e abbiamo cercato di preparare bene la gara, nonostante il poco tempo a disposizione. Il Bologna ha sempre giocato con la difesa a quattro e il centrocampo a tre, variando davanti e schierando due trequartisti o uno, a seconda delle partite. Potrebbe cambiare anche domani, perché è una squadra che non dà molti riferimenti tattici. Noi dovremo saperci adattare ad ogni situazione che potremo trovare e avere un atteggiamento propositivo».

Giaccherini, Elia ed Estigarribia:

«Giaccherini è arrivato una settimana prima degli altri e tra sosta e rinvio del campionato ha potuto allenarsi due settimane e mezzo in più rispetto. Questo vuol dire qualcosa come 35 allenamenti. Inoltre è italiano, parla la mia lingua e questo gli ha facilitato il compito. Stiamo però lavorando anche con Elia, Estigarribia, Vidal e grazie al confronto quotidiano si stanno inserendo anche loro. Perché il cileno non è partito titolare? Perché devo fare delle scelte e quindi dovrei tenere fuori Pirlo o Marchisio, a meno che non mi consentano di giocare in dodici... Vidal è un ottimo giocatore e in queste due partite ci ha dato una grossa mano, regalandoci cambi di ritmo molto utili, ma come ho detto devo fare delle scelte, il che è un bene, perché significa che c’è competizione e la possibilità di aver soluzioni differenti».

Fonte: TuttoSport


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