«È stata una prova di maturità»....«Cesena rinunciatario? No, siamo noi che l’abbiamo costretta a essere rinunciataria, a farla giocare con 11 giocatori dietro la linea della palla. Mi è piaciuto l’atteggiamento e la voglia dei ragazzi, c’era il rischio di incorrere in ingenuità, in falli di nervosismo.
Invece hanno giocato sapendo che il gol prima o poi sarebbe arrivato e i 21 tiri a uno la dice tutta. Sono contento della prova di Pazienza, Quagliarella e Giaccherini. Ora pensiamo alla Coppa Italia, una competizione a cui teniamo molto e solo da giovedì sera ci dedicheremo alla Roma».