«L’approccio e l’intensità fantastici: nemmeno un cambio per non rovinare l’incantesimo. Complimenti a tutti anche a chi è rimasto in panchina: pensare da squadra questo è il fatto più bello che è emerso in questa vittoria. Noi rimaniamo degli studenti che hanno intrapreso un percorso, che è quello giusto: sacrificio, voglia. Per vincere queste gare si deve vincere da squadra. Il talento s’è messo al servizio della squadra: visto Vucinic, visto Marchisio, visto Vidal? Poi emerge il talento cristallino di certi campioni. Quest’anno i bravi giocatori devono diventare campioni: abbiamo giocatori che possono imparare ad essere campioni. E’ troppo presto per perdere l’umiltà di chi viene dal settimo posto. Se avessimo fallito col Milan ci avrebbero massacrato: la strada per noi è ancora lunga. I tifosi hanno avuto troppe disillusioni, e allora conta solo l’impegno per far tornare la Juventus dove deve stare. Al vertice. Ripenso a quella Juventus che ritrovò lo scudetto nel 1994 e tu ci insegnavi a farci scivolare addosso gli elogi. Qualcuno ha rivisto la Juve di Lippi? Non so questo. Krasic? Beh, veramente io l’ho tolto perché ha preso un pestone… Io non faccio le pagelle: Krasic si adatta a fare cose in fase difensiva che non faceva, fa i raddoppi che prima non faceva. Lui ha delle potenzialità importanti e io devo fargliele tirare fuori».
«Mi fa un gran piacere la partita di Chiellini: aveva subito troppe critiche. Ma con quella posizione ho potuto riproporre anche Bonucci: aveva dato minuti importanti a Siena, ma avuto poco spazio. Ho visto che migliorava e gli ho detto: giochi tu perché stai bene e so che mi dimostrerai che ho ragione. Nell’intervallo non ho detto niente stavolta: continuate così. La corsa infinita? Beh, ci alleniamo tanto per correre così. Sono stato felice di aver vissuto una serata così da allenatore della Juve: questo godimento ce lo meritiamo tutti, tifosi, squadra e dirigenti. Adesso, però, testa bassa e pensiamo alla trasferta di Verona col Chievo. Per poter parlare di Juve da scudetto, però, si deve aspettare almeno il girone d’andata: affrontiamole tutte, le altre. Non dimentichiamo mai che in questi anni ci hanno distrutto».