Purtroppo anche questa avventura europea è finita. lo dico con rammarico, perchè oltre a crederci ero uno di quelli che sosteneva la necessità di vincere il trofeo. I motivi sono cristallini: non abbiamo una squadra competitiva per la Champions, inteso nel senso di vittoria finale. E non credo che la possiamo avere anche nei prossimi anni. D'altra parte l'Italia è in crisi più degli altri paesi europei e questo si rispecchia in tutto, anche nello sport. Comunque dicevo, un'occasione del genere, con finale a Torino è difficile che si ripresenti, perchè avere l'Europa League come obiettivo è davvero difficile per noi. Anche con il ranking UEFA che si abbassa ulteriormente per la nostra nazione, siamo comunque costretti ad arrivare sempre ai primi posti. Per tutti i frustrati che quindi esultano per la nostra uscita (certo lo avrei fatto anche io) ora sono cazzi davvero amari. Purtroppo manca ancora qualcosa, e stasera nonostante le numerose occasioni avute non siamo stati per la prima volta in grado di segnare in casa. Neanche in superiorità numerica. Forse le colpe maggiori sono da ricercare nel secondo gol subito in Portogallo, ma anche in casa è mancato qualcosa di importante. La giocata, il guizzo, la differenza che può metterti con la palla a scuotere la rete. Poi certo, il rigore non dato, le perdite di tempo ed i falli sistematici sono stati all'ordine del giorno, ma si gioca a calcio, ci sta, sono tutte cose prevedibili e da mettere in conto. Non mi è piaciuta neanche l'intervista di Conte a Sky: l'arbitro ha fatto il suo, il Benfica pure. E come squadra ha dimostrato di essere dura, di saperci fare, sfruttando buoni palleggi e le azioni di attacco nella partita di andata. In Italia, non abbiamo rivali, demoliti tutti gli avversari e con un ruolino di marcia da record, ma serve pure lottare (e questo lo abbiamo fatto) creando risultati anche nelle competizioni europee. Per stimolo, per prestigio, per migliorarci. Perchè la sfortuna esiste, ma non è che sia una costante che aleggia nell'aria, se non vai mai avanti è perchè te la cerchi. Ad ogni modo concludo, ringraziando squadra, allenatore, e società, perchè ci hanno fatto divertire, ci hanno creduto, sono andati avanti più di ogni altro. Grazie ancora ragazzi, prossimo anno Champions League. E voi? No, voi non penso proprio.
Magazine Calcio
Purtroppo anche questa avventura europea è finita. lo dico con rammarico, perchè oltre a crederci ero uno di quelli che sosteneva la necessità di vincere il trofeo. I motivi sono cristallini: non abbiamo una squadra competitiva per la Champions, inteso nel senso di vittoria finale. E non credo che la possiamo avere anche nei prossimi anni. D'altra parte l'Italia è in crisi più degli altri paesi europei e questo si rispecchia in tutto, anche nello sport. Comunque dicevo, un'occasione del genere, con finale a Torino è difficile che si ripresenti, perchè avere l'Europa League come obiettivo è davvero difficile per noi. Anche con il ranking UEFA che si abbassa ulteriormente per la nostra nazione, siamo comunque costretti ad arrivare sempre ai primi posti. Per tutti i frustrati che quindi esultano per la nostra uscita (certo lo avrei fatto anche io) ora sono cazzi davvero amari. Purtroppo manca ancora qualcosa, e stasera nonostante le numerose occasioni avute non siamo stati per la prima volta in grado di segnare in casa. Neanche in superiorità numerica. Forse le colpe maggiori sono da ricercare nel secondo gol subito in Portogallo, ma anche in casa è mancato qualcosa di importante. La giocata, il guizzo, la differenza che può metterti con la palla a scuotere la rete. Poi certo, il rigore non dato, le perdite di tempo ed i falli sistematici sono stati all'ordine del giorno, ma si gioca a calcio, ci sta, sono tutte cose prevedibili e da mettere in conto. Non mi è piaciuta neanche l'intervista di Conte a Sky: l'arbitro ha fatto il suo, il Benfica pure. E come squadra ha dimostrato di essere dura, di saperci fare, sfruttando buoni palleggi e le azioni di attacco nella partita di andata. In Italia, non abbiamo rivali, demoliti tutti gli avversari e con un ruolino di marcia da record, ma serve pure lottare (e questo lo abbiamo fatto) creando risultati anche nelle competizioni europee. Per stimolo, per prestigio, per migliorarci. Perchè la sfortuna esiste, ma non è che sia una costante che aleggia nell'aria, se non vai mai avanti è perchè te la cerchi. Ad ogni modo concludo, ringraziando squadra, allenatore, e società, perchè ci hanno fatto divertire, ci hanno creduto, sono andati avanti più di ogni altro. Grazie ancora ragazzi, prossimo anno Champions League. E voi? No, voi non penso proprio.
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