Amauri in un'intervista a Sky ha dichiarato che cercherà di far bene nella nuova Juve in modo da poter convincere anche Prandelli a chiamarlo in nazionale:
«Sono dieci anni che vivo qui - ha detto ieri Amauri a Sky - e sono dieci anni che pago le tasse qui. Ho pagato più tasse qua che dove sono nato: mi sento un cittadino italiano e se ci sarà la convocazione, risponderò da cittadino italiano».....«Un po' mi ha influenzato questa vicenda - ha spiegato ancora l'ex brasiliano - anche perché qualsiasi cosa era per il passaporto: che non arrivava, che la convocazione è meritata o non meritata. Quest'anno invece non avrò questo problema: sono italiano, ho detto tanti anni fa quello che pensavo e vale ancora adesso. Se arriverà la chiamata risponderò di cuore. Se non arriverà, voglio comunque continuare a fare il mio lavoro, e andrò avanti per la mia strada»