1) LLORENTE:
Mi sembra doveroso iniziare con un saluto al primo goal bianconero e italiano del centravanti spagnolo. Il "bel Fernando" stava diventando un caso, che lui lo volesse o meno (non credo lo volesse, non mi sembra il tipo....). Acquistato già lo scorso inverno a parametro zero, la sua non utilizzazione faceva mormorare più gli ambienti esterni alla squadra che gli ambienti interni. Soprattutto per il suo mancato utilizzo nell'ultima partita di Champions League che sembrava perfetta per le doti fisiche dello spagnolo.Sono quindi molto contento che Llorente abbia esordito come titolare e che abbia bagnato con il goal il suo esordio. Che poi questo goal sia anche diventato "pesante" portando i 3 punti in quel di Vinovo mi fa ancora più piacere.La mia idea (non avendolo ancora visto giocare con la maglia bianconera) è che sicuramente i moduli di gioco di Conte siano ben diversi da quanto sperimentato da Llorente fino ad adesso nella sua carriera calcistica. C'è quindi sia un fatto tattico-tecnico che un fatto fisico. Ma con la partita di ieri una grande pietra tombale è stata messa ai rumors degli ultimi anni. Bienvenidos Ferndando.2) TEVEZIn tutte le pagelle di giornali e magazine on line, l'Apache è stato giudicato il migliore dei suoi ma anche di tutta la partita. Ho visto gli highlights della partita e l'esplosività del calciatore sta cominciando a manifestarsi. E anche la sua solidità come prensenza nel campo. Carlitos come leader silenzioso quindi. Forte fisicamente, determinato, cinisco, cattivo il giusto. Non c'è che dire, l'approccio dell'argentino al calcio italiano è stato superiore alle migliore previsioni. 3 goal in 4 partite di campionato + 1 goal in supercoppa. Pali, tanta corsa e incredibilmente anche parecchi palloni recuperati durante i pressing sui difensori e centrocampisti avversari. Chapeau.3) CONTEFare l'allenatore in Italia ti espone a continue pressioni e critiche. Che tu vinca o che tu perda. Che giochi bene o giochi male. Se poi sei l'allenatore di grandi squadre, apriti cielo. Certo, ci sono piazze peggiori: allenare a Roma (sponda romanista o biancoceleste è uguale) è peggio. Come forse lo è allenare a Palermo o a Genova lato rossoblu (più che altro per la presenza di presidenti che non sai mai cosa possamo mai combinare).Per Conte, che di certo non ha la fama di essere particolarmente simpatico, ci sono sempre le forche caudine in attesa. Io per primo l'ho criticato (una volta in un paio di anni non è tanto) martedì scorso. La realtà è che i risultati dicono la verità. Forse non in una partita. Ma in tante partite si. E quando un allenatore si giustifica dicendo che, dopo varie partite perse o giocate male, la sfortuna è la causa, allora è consigliabile cambiare lavoro.
Questa domenica Conte ha effettuato un giusto turn-over. E si è portato a casa il risultato. Amo la squadra tipo. Ma se una squadra deve giocare partite ufficiali ogni 3 giorni, i titolari non hanno il tempo di allenarsi a dovere. E perdono smalto e rischiano infortuni. E il resto della rosa si sente non utilizzato. Quindi bravo a Conte. Perentorio.
Alla prossima di campionato, quindi e Forza Juventus.