Eh già, dedicherò il mio tempo a recensire libri, tentando ovviamente di essere più obiettiva possibile e senza farmi prendere troppo la mano per il possibile amore che potrei provare per i protagonisti di ciascun libro!
(Vedrò di mantenere la mia obbiettività, lo prometto :D)
Ma ora parliamo, per una o due righe (secondo me sono anche troppe u.u), della sottoscritta.
Piacere, sono Giulia, ma preferisco essere chiamata Giuls, ho troppi anni per poterli dire (sì, soffro di sindrome da vecchiaia :D) e per voi qui, beh, sarò mmmm vediamo…Jwoww!
(Non mi entusiasma granché, ma si lascerò questo perché è breve e facile da ricordare!)
Perché vi parlerò di libri? Perché sono stati i miei compagni di vita sin da quando ero una piccola rompiscatole (non che ora non lo sia più u.u) fino ad ora. E continueranno ad aver un ruolo importante nella mia vita.
Ma ora direi basta parlare di me.
Parliamo del primo dei libri che andrò a recensire per voi...
Ebbene sì, torneremo indietro negli anni e nei secoli, precisamente a metà del quindicesimo secolo in una meravigliosa città italiana: Firenze.
Dite che devo dirvi qualcosa in più?
Va bene, lo farò!
Saremo nella Firenze del 1476, nella Firenze dei 'De Medici e... Nella Firenze degli Assassini.
Eh si miei cari signori, sono qui per parlarvi della saga di Assassin's Creed!
Più precisamente della storia e della vita del Mentore italiano, Ezio Auditore da Firenze.
Firenze: un regno dove la guerra tra Assassini e Templari si svolgeva sotto gli ignari occhi dei cittadini.
Viene narrata la vita di Ezio Auditore, figlio di un noto banchiere della città, che di banchiere proprio non ha nulla, difatti la sua vita è dedita al buon vino, alle cortigiane e alle risse.
Sarà la perdita prematura del padre Giovanni, banchiere dalla doppia vita, del fratello Federico e del fratellino Petruccio che porterà Ezio a conoscere il "segreto" di famiglia.
Il padre Giovanni, che di giorno era il rispettabile banchiere della famiglia 'De Medici, di notte si tramutava in un Assassino, il cui compito era di uccidere e fermare l'avanzata dei Templari.
Ezio, dopo la sua morte, si ritrova quindi con una veste da assassino e delle armi ma nessuna esperienza, e sarà qui che entrerà in gioco Lorenzo 'De Medici che offrirà a Ezio lo stesso ruolo offerto al padre.
Imparerà l'arte dell'assassinio da degli "affiliati" del padre, e in questo caso dalla proprietaria di un bordello di nome Paola.
Lei, insieme alle sue cortigiane, insegnerà a Ezio come rubare senza essere scoperti, come uccidere e come passare inosservati in mezzo alla folla.
La sua abilità diventerà il suo simbolo di riconoscimento, tanto che presto il suo nome sarà sulla bocca di ogni Templare che automaticamente si metterà sulle sue tracce.
Il lungo viaggio per estirpare la minaccia templare lo porterà fuori dai confini di Firenze, arrivando così a Venezia.
Qui conoscerà il suo braccio destro, Gilberto (detto la Volpe) e una delle donne più significative della sua vita: Caterina Sforza.
Con loro al suo fianco, la sua lunga ascesa come Mentore degli Assassini diventerà una strada spianata, ma in salita, che prestò troverà un’imprevista e brusca frenata.
Rodrigo Borgia e suo figlio Cesare Borgia saranno gli acerrimi nemici di Ezio, e spesso e volentieri riusciranno a mettergli i bastoni tra le ruote.
Ma forse, potrebbe arrivare un aiuto inaspettato dopo la rivelazione dell'esistenza di una Cripta nei pressi del Vaticano...
Spero che con questo sia riuscita almeno un po'a convincervi nel leggere questo libro, cosa che io spero vivamente...
Alla prossima!
Jwoww