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K2: la nuova missione proposta per NASA Kepler

Creato il 28 novembre 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

NASA Kepler K2 image

Credit: NASA Ames

Il telescopio spaziale della NASA Kepler potrebbe continuare la caccia di pianeti extrasolari, nonostante la missione sia stata dichiarata conclusa in estate.

Kepler, che ha scoperto oltre 3.500 nuovi pianeti candidati, aveva manifestato alcuni problemi alla seconda delle quattro ruote di reazione lo scorso 11 maggio.

I tentativi di recupero non erano andati a buon fine. Così, senza la stabilità necessaria per il suo puntamento di precisione, la NASA era stata costretta a metterlo a riposo.

Il telescopio ha lavorato per quattro anni monitorando oltre 150.000 stelle, simultaneamente e contemporaneamente, in una porzione fissa del cielo, nella costellazione del Cigno, registrando una misurazione ogni 30 minuti.

Ora, gli ingegneri sembrano aver trovato un modo per ripristinare gran parte delle capacità perdute.

Kepler è stato orientato quasi parallelo al suo percorso intorno al Sole, in modo tale da sfruttare una radiazione solare uniforme per mantenere la stabilità.
Il telescopio dovrebbe, quindi, eseguire osservazioni sul piano dell'eclittica, ruotando in modo da mantenere sempre lo stesso orientamento dei pannelli solari rispetto il Sole.

NASA Kepler K2 mission

Credit: NASA Ames/W Stenze

La nuova missione è stata chiamata K2 (Kepler-2) e dall'ultimo test di 30 minuti eseguito a fine ottobre, sembra avere ottime possibilità.
Kepler ha catturato l'immagine di una stella lontana che vedete in apertura.

Adesso, il team sta verificando la capacità del telescopio di mantenere la posizione a lungo termine.

Se la missione K2 avrà seguito, Kepler potrà continuare la caccia dei pianeti extrasolari ma potrà anche osservare esplosioni di supernove, formazioni di stelle e altri corpi del Sistema Solare, come asteroidi e comete.

K2 è stata presentata alla NASA dagli scienziati dell'Ames Research Center e verrà sottoposta ad una valutazione: per il verdetto bisognerà aspettare la prossima primavera.

Forse Kepler continuerà a farci sognare "strani nuovi mondi".


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