Vi ricorderete sicuramente di Kabobo, il ghanese di 33 anni, condannato in primo grado lo scorso mese di aprile ed esattamente il 15 aprile con rito abbreviato, per aver ucciso tre persone a picconate nel centro di Milano, lo scorso 11 maggio del 2013.
Nella giornata di ieri, è arrivata la notizia che tutti aspettavamo ovvero, la conferma della condanna a 20 anni e la misura di sicurezza a 3 anni a pena espiata. Questa è stata la decisione presa dalla Corte dell'Appello di Milano che nella giornata di ieri si è pronunciata.
Presente in aula la difesa di Kabobo, ovvero gli avvocati Benedetto Ciccarone e Francesco Colasuonno, i quali hanno chiesto l 'assoluzione per incapacità di intendere e di volere, richiesta già pervenuta in primo grado, che ovviamente è stata rigettata, anche se gli è stato riconosciuto il vizio parziale di mente, ed ancora l 'assoluzione dall'accusa di rapina visto che Kabobo venne anche accusato di aver portato i cellulari alle vittime, o ancora il riconoscimento delle attenuanti generiche o la diminuzione della pena. " Leggeremo le motivazioni della sentenza e vedremo se ci sono gli spazi per il ricorso in Cassazione", queste le parole dei legali subito dopo la sentenza. La prossima udienza preliminare è fissata per il 10 febbraio con l'accusa di duplice tentato omicidio, in riferimento ad altre due aggressioni addebitate a Kabobo, che avrebbe effettuato sempre nella mattina dell' 11 maggio 2013.