La Banca mondiale ha sospeso l’erogazione di un prestito da 90 milioni di dollari destinato a sostenere il sistema sanitario dell’Uganda.
La decisione è stata presentata come una conseguenza dell’approvazione a Kampala di una legge che criminalizza l’omosessualità.
“Abbiamo posticipato il progetto e lo rivedremo – ha detto un portavoce dell’istituto con sede a New York – perché vogliamo essere sicuri che gli obiettivi di sviluppo non siano condizionati in modo negativo dall’entrata in vigore di questa nuova legge”.
Le norme erano state criticate dal presidente della Banca mondiale, Jim Yong Kim, in un editoriale apparso ieri sul quotidiano americano Washington Post.
In relazione alla legge Kim aveva parlato di “discriminazione istituzionalizzata”, sottolineando il rischio di ricadute negative anche su un piano economico e produttivo.
Questa mattina un portavoce del governo di Kampala ha definito la decisione della Banca mondiale “un ricatto”. La nuova legge, promulgata martedì, prevede per il reato di omosessualità pene fino all’ergastolo. (Fonte MISNA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)