Kanelada, vyssinada, soumada, lemonada, portokalada, sono le bibite estive che bevevamo da piccoli, fatte in casa, e molto altro non c'era. A dir il vero la kanelada no; non la si faceva a casa mia, ci era sconosciuta e a ragione visto che è una bibita che si usa alle isole e io non sono isolana.
La bibita l'ha presentata Elias Mamalakis in una delle sue trasmissioni televisive ed è dell'isola di Kos ma io ho seguito le indicazioni di un calendario ecclesiastico che mi ha mandato la mamma, con ricette del Monte Athos. Evidentemente la fanno anche lì!
La sua preparazione è molto semplice come si legge di seguito. Sempre Mamalakis suggerisce di mettere in bollitura insieme a tutto il resto anche qualche fogliolina di quella pianta molto usata in Grecia che si chiama arbaroriza. In Italia non credo di averla mai vista ma forse al sud è più facile trovarla che al nord. In ogni caso, pare sia il pelargonium graveolens e quindi di geranio si tratta ma anche se ora so il suo nome scientifico, ugualmente non saprei dove trovarla quindi l’ho omessa. Per la verità non tutti la aggiungono, altri ne fanno a meno per scelta!
In una pentola versare mezzo kilo di zucchero, un litro di acqua e 4 – 5 bastoncini di cannella (dipende da quanto siano grandi), e 3 chiodi di garofano.Mettere sul fuoco e far bollire per 30 minuti, togliendo la schiuma dovesse formarsi. Ritirare dal fuoco e filtrare. Lasciare raffreddare e versare in una bottiglia.Indifferentemente si può tenere sia in frigo che fuori. Le proporzioni per servire sono 1 parte di sciroppo e 3 di acqua. Acqua fredda e magari frizzante è ottima. I cubetti di ghiaccio, diciamo indispensabili!Nota: alcuni usano del colorante alimentare per dare un bel colore rosso alla bevanda. In tal caso, seguire le indicazioni riportate sul colorante stesso.