Moonrise Kingdom è il film che avremmo voluto vedere da bambini, se da bambini fossimo stati degli indie. Che poi fino ad ora tutti quelli di Wes Anderson sono stati film di stile, e naturalmente di stile indie, più che di altro. E forse pure questo. Uno stile impeccabile, fatto di un umorismo sottile, a volte ai limiti del comprensibile, altre volte troooppo radical-chic persino per me.
Protagonisti sempre una serie di personaggi stralunati e fuori dal tempo che sembrano usciti da qualche racconto del New Yorker, più che dalla realtà. Un regista intellettualoide, se vogliamo usare un’espressione tanto ma tanto odiosa. Per queste e per altre ragioni, prima di Moonrise Kingdom avevo apprezzato il Mr. Anderson, più che amato il Mr. Anderson. Con Rushmore c’era anche andato vicino a farsi amare, grazie agli esilaranti scontri tra Jason Schwartzman e Bill Murray. E Fantastic Mr. Fox è una delle pellicole d’animazione più fantastiche degli ultimi anni. Il suo film probabilmente più celebre e cult, I Tenenbaum, mi è pure piaciucchiato, eppure non è riuscito a entrare nei miei cult personali. Le avventure acquatiche di Steve Zissou invece no. Quello proprio non mi è piaciuto. Anche quello superstiloso, per carità, però che due palle. Fin dal suo delizioso trailer, il suo ultimo Moonrise Kingdom mi faceva pensare che questa volta sarebbe potuto scattare l’innamoramento totale. Sarà andata così? Vediamo un po’…
Film dopo film dopo film dopo film, Wes Anderson sta disegnano sempre più non solo un cinema, ma un mondo suo. Come un David Lynch più fanciullesco e meno inquietante. Come un Quentin Tarantino senza sangue e con i personaggi più educati e raffinati. Come un Terrence Malick meno “divino” e più terreno. A proposito di Lynch, questo potrebbe essere il suo Cuore selvaggio. A proposito di Tarantino, questo potrebbe il suo Una vita al massimo (film sceneggiato da Quentin e diretto da Tony Scott). E a proposito di Malick, questo potrebbe essere il suo La rabbia giovane. Al centro di tutto, come cuore della pellicola, batte infatti una folle fuga romantica. A compierla sono due ragazzini intorno ai 12 anni di età. Lui è Sam, il bambino più odiato del campo scout in cui passa l'estate poiché è un orfano ed è per questo considerato socialmente pericoloso e disturbato. Lei è Suzy, una che invece i genitori ce l’ha, ovviamente stralunatissimi e che sono interpretati dall’attore feticcio di Anderson Bill Murray e da Frances McDormand. Frances McDormand, fin da quel suo nome così letterario, non credo esista veramente. Non è una persona reale. Vive solo all’interno del cinema indie americano.
"Niente male il nuovo romanzo di Zio Scriba..."
Comunque Suzy non è orfana, anche se vorrebbe esserlo: “Ho sempre desiderato essere un'orfana. Sono i miei personaggi preferiti. Penso che le vostre vite siano più speciali.” E comunque Suzy, ragazzina alquanto turbolenta e con degli scatti improvvisi di violenza, è interpretata dall’esordiente Kara Hayward, una giovanissima attrice che se prosegue sulla buona strada potrebbe diventare – lo dico o non lo dico? certo che lo dico – la nuova Natalie Portman o la nuova Kirsten Dunst o la nuova Saoirse Ronan. Ok, l’ho detto. Mentre se prosegue sulla cattiva strada beh, può diventare la nuova Lindsay Lohan. Ok, ho detto pure questo. E poi occhio pure all'altrettanto giovane e altrettanto esordiente protagonista maschile, Jared Gilman, uno che potrebbe diventare il nuovo idolo nerd per un'intera generazione."Stiamo cercando il blogger Cannnibal Kid, l'avete visto? Lui di solito
i film si diverte a massacrarli. Questo post non può averlo scritto lui..."