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Karan Singh, arrestato il serial killer indiano cannibale

Creato il 25 dicembre 2013 da Alessio Valsecchi @alevalsecchi
Karan Singh uccideva le sue vittime con un'asciaBhopal, India. In un'operazione congiunta tra forze di polizia di Madhya Pradesh e Rajasthan è stato arrestato il 17 dicembre 2013 un uomo sospettato di essere un serial killer cannibale.
Karan Singh, questo il nome dell'arrestato trentottenne, è accusato di avere ucciso tre persone nel giro di dieci giorni all'inizio di questo mese.
Ma il timore degli inquirenti è che possa averne ammazzate di più nel corso degli anni.
Il Singh sarebbe infatti una sorta di folle eremita: la sua "casa" era situata nel mezzo della fitta foresta attorno al villaggio di Semra (nel distretto di Guna) e si tratterebbe di una piattaforma eretta sopra i rami degli alberi.
Secondo gli abitanti del villaggio viveva lì da quando otto anni fa uccise sua madre e ne bevve il sangue. Fuggì poi nella foresta dove avrebbe sempre vissuto di caccia nutrendosi della carne cruda di animali selvatici.
Il 6 dicembre 2013 avrebbe però cominciato a cacciare gli uomini.
La sua prima vittima è stata Hariram Baba, un uomo di 45 anni, ucciso a colpi d'ascia mentre stava dormendo in un parco pubblico nel villaggio di Rampuria, steso sopra una trapunta realizzata a mano che il suo assassino ha portato via con sè.
Il 13 dicembre a morire è stato un uomo di 32 anni, ucciso a colpi d'ascia nella sua fattoria presso il villaggio di Semra, posto a 8 Km da Rampuria.
Il 16 dicembre, nel villaggio di Barah in Rajasthan un ulteriore omicidio ai danni di un uomo, ucciso a colpi d'ascia e fatto a pezzi a colpi d'ascia.
Dati gli identici modus operandi e la vicinanza tra i tre luoghi degli omicidi la Polizia si è subito resa conto di avere a che fare con un assassino seriale ormai scatenato: la caccia all'uomo è partita immediatamente e ha portato subito i suoi frutti.
Karan Singh è stato arrestato mentre era a "caccia" della sua quarta vittima e strappato a fatica dalla furia della folla che voleva linciarlo.
Nella sua "tana" sono stati trovati alcuni manici d'ascia e la trapunta appartenuta alla prima vittima, macchiata col suo sangue. Il serial killer avrebbe bevuto il sangue delle sue vittime in tutte tre le occasioni ed è sospettato di aver mangiato parte delle gambe della sua "preda".
Ora è probabile lo aspetti un veloce processo e una condanna a morte.

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