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“Questo è un dojo di Karate, non una scuola di ricamo. Lei non può venire da noi, lanciare una sfida e poi andarsene, amico.”
Se avete letto il post dedicato a Il ragazzo dal kimono d'oro, già sapete che Karate Kid è stato un tassello importante della mia esistenza.
La visione di Karate Kid fu come travolgente. Lo vidi la prima volta in tv credo verso i 5 o i 6 anni di età,e cominciai subito a imitarne le mosse pur non avendo ricevuto alcun training. A tal riguardo chiesi a mio padre di lasciarmi pittare lo steccato, ma lui mi fece notare che vivevamo in un condominio quindi lo steccato me sarei potuto pure scordare. Incalzai subito tirando in ballo la macchina, ma la risposta fu un semplice "Vedremo!". Il training alla karate kid non iniziò mai, ma continuai comunque ad esercitarmi arrivando a saltare addirittura tutti gli step per concentrarmi esclusivamente sulla Mossa della Gru... che a parer mio riusciva anche benissimo. Quando poi cominciai a fare karate come si deve, arrivò la prima grande delusione della mia vita con lo scoprire che, nella palestra che avevo iniziato a frequentare, la fatidica mossa non te l'avrei mai imparata e tanto meno mai usata. Le ore passate davanti allo specchio, in un niente, finirono letteralmente nel cesso.
Essendo Karate Kid una specie di Rocky per piccini fu chiamato a dirigere la baracca Avildsen, e la scelta ovviamente fu azzeccatissima, tanto che il film ebbe un successo clamoroso da aver generato ben 3 sequel, un reamke e svariate imitazioni. Col passare degli anni, e delle visioni, cominciai anche a provare un pelo di empatia per i ragazzi del Cobra Kai. Nel senso che pur essendo stronzi, mi facevano quasi pena per come venissero plagiati dal loro maestro... e poi tocca dirlo, Daniel San è un coglionissimo e almeno in un paio di occasioni le mazzate se le va a cercare. Non sto certo giustificando le azioni bullistiche dei biondini, ma tocca dare a Cesare quel che è di Cesare.
Karate Kid ad oggi è ancora un mega-film senza se e senza ma, nel rivederlo si scopre anche una sotto-trama proletaria, uno scontro tra ricchi e poveri il cui fulcro, molto probabilmente, avviene nella scena motocross vs. bmx.
Almeno, così credo!
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