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Kareen De Martin Pinter, L’animo leggero, Mondadori

Creato il 11 aprile 2013 da Atlantidelibri

Ricordate quegli anni in cui ai turisti italiani poteva capitare di vedersi le gomme dell’auto tagliate durante le vacanze in Alto Adige? Immaginate come poteva essere crescere in una terra in cui era palese la separazione e la mancanza di comunicazione tra krucchi e valsce, i due termini dispregiativi con i quali si definavano a vicenda italiani e tedeschi. Nel bel libro di Kareen De Martin Pinter (di Bolzano, qui al suo fortunato esordio) è una ragazza di dieci anni con la passione per la musica a fare da filo conduttore per esplorare quel mondo, mostrando come ancora una volta come ci sia sempre qualcosa che possa farci volare oltre le barriere che paiono circondarci e soffocarci. Adatto anche agli young adults che vogliano conoscere momenti poco frequentati dalle storiografie scolastiche ufficiali e intendano scegliere percorsi originali in luogo di quelli consueti!

Così l’autrice spiega il titolo: “È un libro che avevo dentro da una decina d’anni. È stata una lunga maturazione. 3 anni fa ho iniziato a scrivere testi sotto forma racconti e ho visto che convergevano tutti sullo stesso tema. Così ho iniziato un’opera sartoriale, a cucirli insieme. Pian piano ho dato forma al romanzo. Il processo è stato uno scavare dal basso verso l’alto, cercando di capire cosa saliva dalle viscere fino su, al cielo.”

Le parole dell’autrice.
“In sostanza, è un libro su come si schivano i colpi e le sassate della storia e del destino. Marta è nata lì e non altrove, cresce mettendo nella sua valigia quel che può vedere intorno a sé, cercando il posto che potrà avere nella vita, usando quel che ha nel suo bagaglio.”

Ed è con leggiadria che Kareen De Martin riesce ad inquadrare questioni così spinose, a inserirle in un contesto perfettamente plausibile, c’è davvero da fare i complimenti!

Kareen De Martin Pinter,
L’animo leggero, Mondadori

Marta ha dieci anni e tre amiche. Insieme hanno inventato un gioco crudele e segreto: a turno una di loro diventa la nemica del gruppo, quella su cui riversare tutto l’odio di cui sono capaci. Ogni settimana scolastica prevede cinque giorni di solitudine, di corse fino a casa per non farsi fare male; cinque giorni di complicità negata, di sguardi affilati, minacce; cinque giorni d’insulti, di paure, senza lasciare che nessuno, al di fuori del loro piccolo gruppo, se ne accorga.
D’altro canto il mondo dei grandi non sembra avere molto da offrire: tra i genitori di Marta le cose non funzionano da tempo, e la città in cui vivono è attraversata da tensioni costanti e quotidiane. Perché Marta abita in Alto Adige, una terra divisa – tra K, i tedeschi, e V, gli italiani arrivati dopo la Prima guerra mondiale. Una terra ricca eppure lacerata in ogni gesto quotidiano dalle regole della “proporzionale etnica” e, ancor più, dalla lama della lingua che nomina ogni oggetto con parole diverse e rivali. Crescere qui significa farsi carico di un’eredità di divisioni, prepotenze, speranze, e iniziare presto a interrogarsi su ciò che ci unisce e ci oppone gli uni agli altri.
Per i grandi come per i piccoli, molte sono le guerre esplose, dentro e fuori casa, molti i suoni che scivolano nelle orecchie e si insinuano nella memoria per sempre. Sopra a tutti quello di una goccia che, dicono, sale le scale, di tanto in tanto, e martella le notti del condominio di Marta con il suo rintocco incessante e misterioso.
Per fortuna, Marta ha una passione in grado di aprirle in ogni momento una porta sull’incanto: la musica.
Solo che per riuscire a sentirla forte e nitida dovrà liberarsi dagli stridori e dai rumori di fondo, respirare profondamente e prestare orecchio alla melodia che, inascoltata, suona dentro di lei.
Al suo esordio, Kareen De Martin Pinter racconta la formazione di una bambina piena d’immaginazione e sentimento, colta nell’attimo prima della separazione dall’infanzia. Nel suo sguardo limpido, fatti privati e avvenimenti storici si mescolano come in un caleidoscopio narrativo di intensa energia emotiva.
Per raccontarci come una ragazzina può scrollarsi dalle spalle il peso dell’odio e imparare a camminare nel mondo con l’animo leggero.



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