- HOME
- recensioni
- Indie
- Rock n Roll
- Black Music
- Pop / Folk
- Elettronica
- Metal
- articoli
- news
- libri
- interviste
- podcast
- Rock n Roll
- Black Music
- Elettronica
- 7 pollici
- Fumetti
- LivE Reports
- IyeLab
- Iye Comics
- Iye Art
- Iye Stories
- archivio
- Archivio2012
- Archivio2011
- Archivio2010
- Archivio2009
- Archivio2008
- Archivio2007
- chi siamo
- contatti
Recensione
Home > Recensioni > Karnak - The Cult Of Death
http://www.iyezine.com/media_foto/2013/karnak.jpg metal The Cult Of Death KarnakKarnak - The Cult Of Death
23 Gennaio 2014 A cura di:Alberto Centenari
Karnak
The Cult Of Death
2013 -
Grindhouse Music
Voto :
7.50 /
10
Tag: deathmetal
deathmetal
brutaldeath
brutaldeath
Per chi non li conoscesse, i Karnak non sono affatto dei novellini della scena death tricolore, essendo attivi già dalla metà degli anni novanta, la band di Gorizia ha nel suo curriculum tre full-length: “Perverted” del 1997, “Melodies Of Sperm Composed” del 1999 e “Dismemberment” datato 2010, più un paio di Ep, licenziati all'inizio del millennio.
Alla già consistente discografia si va ad aggiungere l'ultimo The Cult Of Death, ancora un Ep contraddistinto da un death metal ai limiti del brutal in certi passaggi, molto vicino quindi allo spirito di Gorguts, Morbid Angel e Nile.
Il lavoro dei nostri è composto da un'intro, tre brani e la cover riuscitissima di Jewel Throne dei seminali Celtic Frost, in tutto ventidue minuti di privi di compromessi, sempre suonati in maniera impeccabile, con diversi rimandi old school, tra un growl demoniaco, sfuriate violentissime e frenate, sull'orlo di un abisso sonoro pronto ad inghiottirci.
Stupendo esempio di ciò è The Construction Of The Pyramid Beta (Invocation), brano veramente terrificante nel suo lento discendere nei meandri di un sound, nel quale non esiste più speranza di luce ma solo dannazione eterna.
Le altre due parti di The construction, The Demon's Breath e Gamma, sono un massacro brutal death dove le due asce sciorinano assoli e ritmiche inumane e la batteria di Stefano Rumich è un tir senza freni che tutto travolge.
Se questo è l'antipasto del prossimo lavoro sulla lunga distanza ne vedremo, ma soprattutto sentiremo, delle belle.
Tracklist:
1. Intro
2. The Construction of the Pyramid -?- (The Demon's Breath)
3. The Construction of the Pyramid -?- (Invocation)
4. The Construction of the Pyramid -?-
5. Jewel Throne (Celtic Frost cover)
Line-up:
Stefano Rumich - Drums, Egyptian percussions
Francesco Ponga - Vocals, Guitars
Lorenzo Orsini - Bass, Vocals
Marco Polo - Guitars
KARNAK - Facebook
Commenti:
Al momento non ci sono commenti. Lascia il primo commento completando il form qui sotto.
Cosa ne pensi ? Lasciaci un commento.....
Iyezine report 2013
Invio Pdf via email €1,00 EUR Invio Cartaceo €6,00 EUR
Secondo noi potrebbe piacerti anche:
Altre Sezioni:
Netlabels
Tour Diaries
Cinematic Blog
Riviera 2011
In Your Eyes:
Contatti
Chi Siamo
Sitemap
Iscriviti alla Newsletter
Web Design