Oggi parliamo di sicurezza e di OS X, una coppia che fa discutere e spacca in due il fronte degli esperti del settore. Prima di tutto la notizia: Eugene Kaspersky si è pronunciato sulla sicurezza di sistema operativo con la mela e ha pronunciato un verdetto tutt’altro che positivo.
“Benvenuta nel mondo Microsoft, Mac. È pieno di malware, presto capiranno di avere gli stessi problemi che aveva Microsoft dieci o dodici anni fa. Dovranno cambiare il ciclo di aggiornamenti, e saranno obbligati a investire di più per verificare la sicurezza dei loro software”.
Queste le parole di Kaspersky, solo in parte avallate da un’inchiesta Sophos, che addita il 20% dei Mac come portatori sani di virus destinati ai sistemi Microsoft, a fronte di un 3% effettivamente infetto.
Come correre ai ripari? Le tendenze sono ancora incerte. Da un lato Cook ha apertamente criticato la tendenza si alcuni sistemi (leggasi Microsoft) a uniformare l’ambiente desktop e tablet. Per contro si vocifera che l’AppStore diventerà prossimamente l’unico mezzo per installare applicazioni su OS X, tagliando corto sulla sicurezza grazie ad una chiusura del sistema già propria del cugino mobile, iOS.
Su rumor e opinioni non si può basare un’analisi oggettiva della situazione, ma di sicuro la diffusione capillare della Mela ha portato nuovi problemi a Cupertino, oltre a un notevole ritorno economico. Se un tempo gli utenti Mac potevano vantare un sistema libero da virus e antivirus, adesso l’obiettivo è non far crescere quel 3% d’infezioni, optando per una più seria politica di prevenzione.