Kassandra la figlia di Ecuba e Priamo, la veggente, attende davanti alla Porta dei Leoni di Micene che il suo destino di morte si compia. Agamennone l’ha condotta con sé da Troia distrutta. Da qui, il racconto, che si ispira a quello più celebre di Christa Wolf, scivola all’indietro, fornendo frammenti di un’infanzia femminile, attraversando la guerra di Troia. In scena il ritmo della narrazione porta la protagonista a svelare tutte le finzioni tessute dal suo Palazzo sulla “questione guerra”, nella nuova società che si va affermando- caratterizzata dalla cecità del recingere, delimitare, censurare- ci mostra come una donna impari a vedere a dispetto della volontà degli dei e degli uomini. Questo è un racconto personale e collettivo, si affollano alla memoria uomini, donne, intrighi, amori, odii ma anche convinzioni, delusioni, da scardinare e affrontare.
Recuperando lo sguardo, la voce e i pensieri della sacerdotessa troiana, si comprende il racconto della liberazione femminile e del bisogno di pace.
“Con questo racconto, vado alla morte”.
Kassandra
adattamento e regia- Francesca Frascà
con Serena De Simone, Daniel Plat, Mauro Vizioli, Raffaele Risoli, Luigia Pigliacelli, Giovanna Donia, Raffaella Zappalà, Diego Deidda
foto e video- Marco Lausi
Teatro Furio Camillo