Katàkolon o Katakolo è un piccolo borgo di pescatori situato nella Grecia sud-occidentale. Oltre ad un mare con dei colori veramente belli, molto simili a quelli caraibici, questo paesino è assolutamente anonimo, e le uniche cose da fare sono una passeggiata nel breve lungomare e mangiare in uno dei ristoranti presenti sempre nel medesimo lungomare.
il porticciolo e lungomare di Katakolo
Ma allora cosa porta la gente a Katakolo? La sua vicinanza ad uno dei siti archeologici più evocativi dell'antica Grecia, Olimpia.Pochi chilometri infatti separano la borgata marinara dal sito archeologico, e solo visitandolo ci si rende conto di cosa doveva essere e cosa rappresentava per gli antichi Greci.Oltre alle zone dedicate prettamente allo sport, come lo stadio o gli spogliatoi, numerosi erano i templi presenti che ne facevano anche un luogo sacro agli dei. Nel tempio di Olimpia, di cui rimane ben poco, era presente la statua dedicata a Zeus realizzata dal famoso Fidia, che era annoverata come una delle sette meraviglie.Quello che ancora si può ammirare sono i resti del tempio dedicato alla dea Era, l'Heraion, il Philippeion dedicato al re di Macedonia Filippo II e soprattutto lo stadio.
il Philippeion
Lo stadio è l'attrazione principale del sito, e pochi sono quelli che rinunciano ad imitare gli antichi partecipanti delle Olimpiadi, provando a fare una corsetta nel campo sterrato, partendo da dei blocchi di pietra conficcati nella terra. Da qui il termine blocchi di partenza. Certo, per imitare bene gli atleti greci bisognerebbe gareggiare completamente nudi, ma non ci provate, potrebbero arrestarvi. Il pubblico invece osservava lo svolgimento dei giochi olimpici, la cui prima edizione risale al 776 a.C., distesi o seduti sul prato che circonda la pista degradando su di essa, ed anch'io ho preferito fare da spettatore rilassandomi sull'erba fresca.
lo stadio di Olimpia