Magazine Altri Sport

Katana: storia e significato

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 12 novembre 2014  Autore: BudoFriends

katana storia e significatoDa oggi abbiamo un pezzo da novanta: il Dr. Daniele Petrella, insegnante di Aikidō e Kenjutsu stile Kashima a Napoli. Laureato e addottorato in Archeologia dell’Estremo Oriente con indirizzo Giappone presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, conosce lingua e cultura nipponica; si reca ogni anno nel Paese del Sol Levante per la Missione Archeologica Italiana per il Ministero degli Esteri, di cui è ideatore e direttore.

Scusa se è poco… e grazie alla sua gentile concessione condivido per te un suo ricco approfondimento su Facebook basato sulla Katana. Ecco la prima parte!

“Prima di tutto il termine. Katana (刀) non ha sempre indicato la tipologia di spada giapponese che conosciamo oggi. Secondo il filologo Hawley, la parola, da un punto di vista etimologico, nasce dall’unione dei termini “ken” (剣), lettura giapponese del cinese chien (la lama a doppio taglio), e “to” (刀), pronuncia nipponica di tao (la lama ad un taglio). Quindi in origine ken-to, e quindi katana, andava ad indicare il corpus intero di lame ad uno o due tagli.
Ma torneremo in seguito sulla nomenclatura e la sua evoluzione. Come tutto in Giappone, possiamo esplorare le origini della spada da due punti di vista: quello mitologico e quello storico.

Partiamo da quello mitologico. Secondo il Kojiki, che insieme al Nihon Shoki o Nihonki, è uno dei testi fondamentali dello Shinto, il dio Haya Susanoo, fratello della principale divinità Amaterasu e, quindi figlio delle divinità creatrici delle isole giapponesi Izanami ed Izanagi, fu esiliato sulla terra a causa di un “dispetto” fatto alla sorella. Una volta sulla terra, uccise il drago ad otto teste che tormetava un villaggio e al quale gli abitanti erano costretti a sacrificare una vergine. Trasformata la ragazza in un pettine, lo infilò tra i capelli e posizionò otto taniche di sake in bella vista ed attese. Il drago giunse e bevve con le otto teste tutto il sake. Stordito dall’alcol fu preda facile per Susanoo che lo uccise provvedendo poi a tagliarlo a pezzi con la propria spada. Tuttavia, giunto alla coda, non riuscì a troncarla ed il filo della spada si intaccò. Così, aprì la coda per la sua lunghezza ed all’interno vi trovò una grande spada che battezzò Tsumugari (la Ben Affilata) che consegnò, in segno di devozione, alla sorella Amaterasu, che a sua volta la donò al nipote Ninigi, il quale scese sulla terra per governare il Giappone. Quest’ultimo era una sorta di semidio.

Da quel momento, la spada fu ereditata dai successivi imperatori ed il decimo, Suigin, la face conservare nel tempio di Ise. Successivamente, il leggendario principe Yamato Takeru, famoso per aver combattuto la battaglia decisiva contro gli Ainu decretando il controllo Yamato dell’arcipelago, se la fece consegnare per portarla con se in guerra.
Un giorno fu tratto in trappola dai nemici che lo condussero in una prateria ed incendiarono le sterpaglie. Yamato Takeru, prontamente, falciò l’erba infuocata con la spada (o lo fece magicamente la spada stessa) aprendosi un varco e riuscendo a salvarsi. Da quel momento, la spada fu chiamata Kusanagi no Tsurugi (草薙の剣), ovvero “la Falciatrice d’Erba”. E’ interessante che questa spada provenga dalla provincia di Izumo, a cui è legato lo stesso Dio Susanoo, ricca di minerali ferrosi. Da allora, viene consegnata agli imperatori del Giappone alla loro incoronazione, insieme allo specchio e la giada, o almeno si vuol credere che sia la stessa che salvò Yamato Takeru.

Da un punto di vista storico-archeologico, la lavorazione del ferro, sia per fusione che per forgiatura, era conosciuta in Cina fin dal VI sec. a.C., ma i giapponesi la appresero molto tempo dopo. Nel 362 d.C. i giapponesi fecero della Corea il ponte attraverso il quale far passare la cultura continentale, ed infatti così fu. I Giapponesi appresero dalla Cina, attraverso la Corea, l’uso delle armi in ferro ed in particolar modo della spada diritta e ad un sol taglio, mentre fino a quel momento avevano usato solo la pietra ed il bronzo attraverso le fasi pre e protostoriche delle culture Jomon e Yayoi (ca XXI sec. a.C. fino al III sec. d.C.). Custodi e testimoni dei massici quantitativi di armi di importazione sono i cosiddetti Kofun, ovvero le sepolture monumentali che caratterizzarono la cultura funeraria giapponese tra il IV sec. e la metà del VI (anche se in alcuni casi l’usanza fu portata avanti fin nel medioevo). Solo a partire dalla fine del IV secolo il Giappone iniziò una propria produzione di spade in ferro, mettendo a punto le proprie tecniche di fabbricazione, e sviluppando forme e tipologie autoctone.

Abbiamo ancora qualche dubbio sull’origine della forma tipica ricurva della katana così come la conosciamo.
Chiaramente il mito, la leggenda e gli studiosi nazionalisti, fanno risalire la caratteristica forma ad un’idea prettamente nipponica, ma recenti studi stanno dimostrando il contrario. In effetti, la forma ricurva compare in Giappone nel 784, mentre fino a quel periodo furono principalmente diritte, per poi evolversi in quella lama tanto perfetta ed elegante quanto micidiale con l’inizio del medioevo ed in particolar modo durante il periodo Muromachi (1336-1573).

Come dicevo, il mito e la leggenda non lasciano spazio agli studi che vedono la provenienza continentale delle lame giapponesi, ma ormai anche la forma tradizionale della spada, quella ricurva, sembra essere di provenienza continentale, e nello specifico coreana. Uno scavo archeologico effettuato una ventina di anni fa in Corea ha portato alla luce una tomba di un guerriero risalente al III-IV sec. armato di due spade lunghe oltremisura ma decisamente ricurve e simili a quelle che successivamente compariranno in Giappone. Anche se non ancora probante, questa scoperta è sufficientemente importante da riaprire il capitolo e richiedere un approfondimento degli studi.”

SCRIVERE UN COMMENTO e condividere questo post sui social networks! Per ricevere gratis altri favolosi articoli -->> RSS feedThe following two tabs change content below.
  • Bio
  • Ultimi Post
avatar
Amici o semplici conoscenti, praticanti o umili insegnanti di arti marziali, che vogliono collaborare con BudoBlog. Il gratuito contribuito che offrono è frutto del desiderio di contribuire alla crescita di questo blog, e senza il loro prezioso aiuto nel web molto probabilmente la "via della pace" non sarebbe la stessa... Quindi GRAZIE di cuore!!
avatar
  • Katana: storia e significato - 12 novembre 2014
  • A proposito di respiro… - 10 ottobre 2014
  • Ancora una volta… (arti marziali by Sandro Savoldelli) - 26 settembre 2014

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :