Acquistai il mio primo lettore di CD nella primavera del 1987, una volta constatato che i miei amici traevano grande soddisfazione dall'utilizzo del nuovo aggeggio. Dopo anni passati a piazzare vinili su un piatto, per me (come del resto per tanti altri) fu un evento epocale. Qualcosa stava inopinatamente cambiato nel mondo della musica, me ne rendevo conto, così accantonai le iniziali titubanze e mi decisi a compiere il grande passo. All'epoca i dischetti erano già cari arrabbiati, costavano qualcosa come 25000 lire, una cifra non indifferente per noi giovani. Era mia opinione che ci speculassero sopra senza ritegno, ma non potei fare altro che addentrarmi in quel nascente mercato discografico, stando bene attento a non sprecare i pochi soldi che avevo in tasca. Ora, per quale ragione vi sto propinando una pappardella sui bei tempi che furono? Attacco improvviso di nostalgia? No, il fatto è che una volta arrivato a quota 25 il primo dischetto che mi regalai fu The Whole Story di Kate Bush, la gradita ospite di questo post. Non si trattò certo di una scelta casuale, ho sempre avuto un debole per Kate, da quando saltò fuori con Wuthering Heights, un brano che mi colpì profondamente. Da quel momento iniziai a seguirla, comprando regolarmente i suoi lavori, che negli ultimi anni si sono fatti rari e per questo ancora più preziosi. Amo il suo essere un'artista a tutto tondo, apprezzo la qualità della sua musica, il maniacale perfezionismo che la contraddistingue e il suo fondamentale disinteresse per i riflettori. Oltre a questo l'ho sempre trovata bellissima e molto, molto sensuale. Bisognerebbe fare un monumento a David Gilmour, che monumentale lo è già di suo, per aver creduto lui per primo alle potenzialità di una ragazza piena di talento. Insomma, parlo di Kate Bush (56 anni il prossimo 30 luglio) perché qualche giorno fa si è diffusa la notizia, direttamente dal sito ufficiale, che quest'anno partirà il suo nuovo tour, a distanza di 35 anni dal precedente giro di concerti, risalente al 1979! Meglio tardi che mai, peccato che non si tratterà di un vero e proprio tour (15 date a Londra tra agosto e settembre) e che con tutta probabilità sarà difficile rimediare qualche biglietto, data la trentennale attesa degli appassionati. Comunque non si sa mai... certo sarebbe fantastico andare a trovarla e passare un paio d'ore con lei.Magazine Diario personale
Acquistai il mio primo lettore di CD nella primavera del 1987, una volta constatato che i miei amici traevano grande soddisfazione dall'utilizzo del nuovo aggeggio. Dopo anni passati a piazzare vinili su un piatto, per me (come del resto per tanti altri) fu un evento epocale. Qualcosa stava inopinatamente cambiato nel mondo della musica, me ne rendevo conto, così accantonai le iniziali titubanze e mi decisi a compiere il grande passo. All'epoca i dischetti erano già cari arrabbiati, costavano qualcosa come 25000 lire, una cifra non indifferente per noi giovani. Era mia opinione che ci speculassero sopra senza ritegno, ma non potei fare altro che addentrarmi in quel nascente mercato discografico, stando bene attento a non sprecare i pochi soldi che avevo in tasca. Ora, per quale ragione vi sto propinando una pappardella sui bei tempi che furono? Attacco improvviso di nostalgia? No, il fatto è che una volta arrivato a quota 25 il primo dischetto che mi regalai fu The Whole Story di Kate Bush, la gradita ospite di questo post. Non si trattò certo di una scelta casuale, ho sempre avuto un debole per Kate, da quando saltò fuori con Wuthering Heights, un brano che mi colpì profondamente. Da quel momento iniziai a seguirla, comprando regolarmente i suoi lavori, che negli ultimi anni si sono fatti rari e per questo ancora più preziosi. Amo il suo essere un'artista a tutto tondo, apprezzo la qualità della sua musica, il maniacale perfezionismo che la contraddistingue e il suo fondamentale disinteresse per i riflettori. Oltre a questo l'ho sempre trovata bellissima e molto, molto sensuale. Bisognerebbe fare un monumento a David Gilmour, che monumentale lo è già di suo, per aver creduto lui per primo alle potenzialità di una ragazza piena di talento. Insomma, parlo di Kate Bush (56 anni il prossimo 30 luglio) perché qualche giorno fa si è diffusa la notizia, direttamente dal sito ufficiale, che quest'anno partirà il suo nuovo tour, a distanza di 35 anni dal precedente giro di concerti, risalente al 1979! Meglio tardi che mai, peccato che non si tratterà di un vero e proprio tour (15 date a Londra tra agosto e settembre) e che con tutta probabilità sarà difficile rimediare qualche biglietto, data la trentennale attesa degli appassionati. Comunque non si sa mai... certo sarebbe fantastico andare a trovarla e passare un paio d'ore con lei.Possono interessarti anche questi articoli :
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