Anni di esperienza mi hanno insegnato che nelle emergenze tutto costa il doppio e se non ci stai attento corri il rischio di farti spillare un fracco di soldi. Che già nell’ordinarietà del mercato la straordinarietà coincide con la crescita esponenziale della domanda. Questo induce chi vende a tirare su i prezzi, e lo saprete meglio di me se avete avuto sete in una spiaggia sotto il sole a 40 gradi distante svariati chilometri dal primo centro abitato, o se incombe una minaccia chimica di qualche superpotenza militare impazzita e vanno a ruba le maschere antigas, o qualunque altro cartello di fornitori di qualcosa. Etica ed economia non vanno proprio a braccetto. Nei casi di tragedia ci sono persone abilissime a trarre profitto e ci sono quelli che sull’onda dell’emozione vanno nel panico e sono poi i polli che è facile spennare. Per questo sono da invidiare ed emulare le persone che pur fiaccate dagli eventi mantengono il controllo e non si fanno fregare. Trovare parcheggi gratuiti anziché lasciare l’auto nel posto a pagamento più vicino a dove ci si deve recare con urgenza vi può far risparmiare la manciata di monete che siete disposti a infilare nel parchimetro, che comunque ridendo e scherzando due euro sono quattromila lire, per dire. Devi mangiare e vai nel primo posto che trovi perché non ti puoi allontanare troppo e ci lasci un sacco di soldi per mangiare quasi sempre male. Per non parlare dei taxi. Le persone deboli che si trovano nel panico delle emozioni elargiscono mance e arrotondamenti a pioggia come se quelli che ti vendono qualcosa, che già hanno i loro margini, ti facessero un piacere. Per questo, pur avendo un pessimo rapporto con il mercato, mi compiaccio quando gli esercenti di qualunque tipo vanno in bancarotta e mi auguro che il fenomeno possa raggiungere anche altri settori monopolizzati dalle lobby. Pensate solo alle onoranze funebri. Spero non vi succeda mai o il momento in cui ne abbiate bisogno sia il più remoto possibile, in ogni caso cercate di affrontare con la massima lucidità qualunque preventivo e, soprattutto, richiedete la fattura su l’importo completo.
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