Come il buon Ken Parker (che vedete nelle quattro vignette - inedite! - qui in alto), anche i dialoghi dei vostri audaci preferiti possono essere descritti con un balloon senza parole! Perché? Perché la saga di Lungo Fucile, cuore e anima del fumetto italiano degli ultimi decenni, sta per vedere la fine.
Tutto è iniziato un anno e mezzo fa, a Lucca Comics & Games 2013. Lì, siamo venuti a conoscenza del fatto che, dopo la storia breve Canto di Natale, Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo erano intenzionati a portare a termine le avventure di Ken Parker dopo oltre tre lustri d'attesa. Così, quando su Fumettologica sono apparse le prime quattro tavole in anteprima del volume inedito e conclusivo della saga, noi siamo quasi svenuti.
E ora, a solo un giorno di distanza dalla pubblicazione di quest'albo epocale, non possiamo che trepidare e ringraziare ancora una volta i due autori (e tutti coloro con cui hanno collaborato negli anni!) per averci regalato storie senza pari, che difficilmente potranno mai essere rimpiazzate o eguagliate. Domani rivedremo, più che un personaggio, un amico. E stavolta ci toccherà dirgli addio...
[Di seguito, il comunicato stampa apparso sul sito Mondadori]
Montana, 1908: un cavaliere emerge dall’orizzonte. E’ Ken Parker, ha il viso segnato dalle rughe, si vede che ne ha passate tante in sessant’anni. Scorge una casa di coloni. Si ferma: vede quel che resta di un uomo ucciso barbaramente. Cercando di capire, trova la foto di una famiglia della quale sembra non esserci più traccia. Poi i ricordi lo travolgono.Il cinquantesimo e conclusivo volume della collana Ken Paker si intitola: “Fin dove arriva il mattino”. È l’episodio conclusivo che tirerà le fila del lungo cammino di Ken Parker. Un punto fermo che darà la certezza che quel rapporto di passione e di fantasia iniziato quattro decenni fa non si è mai spezzato.Il volume è in distribuzione nelle edicole, fumetterie, librerie ed on-line dal 10 Aprile 2015, nel formato 21 x 26 cm con una foliazione di 144 pagine al prezzo di € 7,99.
Questa imponente opera, che ha fatto la storia del fumetto italiano, volge quindi al termine. Un’opera che ci auguriamo abbia dato ai lettori di vecchia e nuova generazione l’esperienza narrativa di un capolavoro inossidabile.Non vogliamo anticipare nulla di questo imperdibile episodio. Lasciamo che a descriverlo siano le parole di Giancarlo Berardi – nell’intervista rilasciata al preziosissimo Luca Raffaelli, curatore della collana, nell’introduzione del volume.
“Mi sono arrovellato molto per capire quale fosse la continuazione giusta per una saga interrotta vent’anni fa, e per una persona – non riesco a pensare a Ken come a un personaggio – che esce di galera con un inevitabile bagaglio di sofferenza, violenza e disperazione. Naturalmente, c’erano tante cose da dire, tanti comprimari da ritrovare, però avevo una sola storia da svolgere, così mi sono concentrato sul protagonista: un sessantenne, con i limiti fisici dell’età, ancora deciso ad affermare i propri valori e a lasciare una piccola dignitosa traccia del proprio passaggio in questo mondo”.E – come scrive Luca Raffaelli nella sua introduzione al volume – ora ci siamo. Ora andiamo a vedere quanto l’esperienza della prigione sta cambiando il loro personaggio, nell’avventura che attendevamo da un po’ meno di vent’anni. E’ una grande emozione. Il cuore batte. So long.
“La famiglia di Ken ha cambiato la mia vita e l’ha resa più calda di affetto e di amicizia. Vorrei stringervi tutti in un abbraccio, augurandovi di realizzare i vostri sogni come io ho realizzato i miei. Grazie. Ci vediamo da qualche parte, in una qualche prateria. So long.” (Giancarlo Berardi)“L’aver esaurito questo percorso mi permette oggi di continuare la mia strada, intrapresa nel 2004, verso idee e incontri nuovi che mi aiutino a perseverare nel provare stimoli ed emozioni per questo straordinario lavoro.” (Ivo Milazzo)