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Kenya: durante una rapina medico italiano ucciso, feriti altri tre connazionali. Il cordoglio per Rita Fossaceca

Creato il 29 novembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Un medico italiano, Rita Fossaceca di 51 anni, è stata uccisa e altri tre connazionali sono stati feriti in Kenya durante una rapina in casa. Si trovavano a Mijomboni, un piccolo villaggio nell’entroterra alle spalle di Malindi, per conto della For Life Onlus, associazione umanitaria internazionale. Solo il 5 luglio scorso un operatore turistico bergamasco quarantenne, Andrea Maffi, era stato ucciso a coltellate nella sua casa a Watamu, sempre vicino a Malindi, dove vive da quasi 15 anni.

Dal profilo LinkedIn

Dal profilo LinkedIn, la dottoressa Rita Fossaceca

Un medico italiano, la dottoressa Rita Fossaceca, che lavorava a Novara è stata uccisa nel corso di una rapina nella casa dove viveva con altre 6 persone in Kenya a Majomboni, a 20 km dalla località turistica costiera di Malindi. Un gruppo di banditi armati ha fatto irruzione nell’abitazione che la donna condivideva con gli altri italiani, che lavoravano con lei per la ForLife Onlus, fondata dal professore Alessandro Carriero, e per la dottoressa non c’è stato nulla da fare. Non sono ancora note le condizioni degli altri tre italiani rimasti feriti. Le autorità locali escludono la pista dell’azione terroristica.

“Non sappiamo cosa sia accaduto di preciso, sono sconvolto”, si limita a dire all’ANSA Alessandro Carriero, medico di Novara che ha fondato la onlus nel 2006. Carriero dirige il Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, dove la dottoressa lavorava. ”Era il mio braccio destro – aggiunge tra le lacrime – non so come farò ad andare avanti”.

La donna si trovava da un paio di settimane in Kenya, dove l’associazione sostiene l’orfanotrofio di Mijomboni, che ospita una ventina di bambini. Per la vittima non si trattava della prima esperienza da volontaria in Africa. “Hai fatto tanto bene in Kenya, Malindi, Watamu”, scrive Jacie Kim, un’amica, sul profilo Facebook della vittima appena appresa la notizia della sua morte. ”Le hanno sparato a morte”, scrive ancora sul social.

L’ultimo contatto tra il professor Carriero e la Fossaceca mercoledì scorso, quando si erano sentiti al telefono. “Dopo una serie di giri nelle fattorie, valutazioni delle spese e dei possibili guadagni, abbiamo acquistato la mucca”, è l’ultima testimonianza scritta dalla donna per il sito internet dell’associazione. “La mucca è incinta – aggiunge – e tra tre mesi avremo anche un vitellino e, finalmente, il latte per il villaggio”.

La Farnesina è in contatto con le autorità locali per accertare i fatti. Il Ministro Paolo Gentiloni esprime cordoglio. “Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della Signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in Africa. Tutti gli italiani rimasti coinvolti nel feroce atto di violenza di ieri, si trovano in Kenya per fare del volontariato con una ONLUS, una scelta coraggiosa ed ammirevole di cui essere orgogliosi” ha concluso il Ministro.

“A volte succedono cose inspiegabili. La dottoressa Rita Fossaceca non c’è più, ha dato tutta se stessa per l’orfanotrofio e l’infermieria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini. Rita siamo tutti con te, il nostro pensiero va anche agli altri 5 volontari che sono ancora in Kenya e speriamo tornino presto. Grazie a tutte le persone che ci sono vicine in questo momento”. Così l’organizzazione per cui lavorava la dottoressa Fossaceca ha celebrato il suo impegno a favore dei più bisognosi.


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