Vorrei proprio sperare di sì.
Personalmente mi auguro che lo spirito di questa lodevole iniziativa venga rispettato e che, chi eventualmente lo trasgredisca ,sia adeguatamente punito.
Mi riferisco al Programma per la salvaguardia della popolazione di elefanti, che si trovano all'interno delle aree protette e che, finalmente, le autorità del Kenya hanno pensato bene, dopo un'infinità di sollecitazioni, di rendere operante.
Rimane tuttavia ancora aperta (e chissà per quanto tempo ancora...), perché non siamo ingenui, la questione riguardante quelle aree che non sono protette, dove in effetti i bracconieri possono agire indisturbati e fare i loro affari grazie alla corruzione.
Per dare inizio al Programma si è cominciato così con l'applicare dei collari elettronici ad una diecina di elefanti di entrambi i sessi, quelli ospitati nei parchi di Tsavo e di West National.
L'area sotto controllo sarà dunque piuttosto vasta, qualcosa come un'estensione di 43mila chilometri quadrati.
Ma se pensiamo però ai "grandi numeri" d'Africa, si capisce che si sta solo iniziando a correre ai ripari.
Grazie all'ausilio dei collari elettronici le squadre di soccorso dovrebbero essere messe nelle condizioni di agire con maggiore tempestività.
Anche se ripeto rimane fuori controllo, a proposito dei pachidermi e delle loro preziosissime zanne d'avorio, quelle appunto che fanno la ricchezza degli astuti e avidi bracconieri, ancora parecchio.
Troppo, a mio avviso.
Per avvicinare l'argomento con dovizia di particolari e in maniera gradevole, si potrebbero magari leggere, specie in questi giorni di ferie pasquali, i libri di Kuki Gallmann,una trevigiana da sempre in Kenya, che ha scritto tantissimo sulla necessità di salvaguardare alcune specie animali d'Africa e, in particolare, gli elefanti.
Kuki si è battuta (una vera e propria battaglia civile la sua, che ha coinvolto il più grande numero di persone possibili in loco e fuori),addirittura con la creazione di un'associazione ad hoc, proprio in difesa degli elefanti ,quando la donna, che ama l'Africa più degli stessi africani, si può dire, si è resa conto che i governanti locali spesso chiudevano tutti e due gli occhi e la corruzione passava tranquillamente indisturbata attraverso le maglie larghe dell' apparato.
I libri della Kuki Gallmann, per un approccio soft al "problema dei problemi", in versione pocket, si possono trovare, se non nelle librerie, anche nel reparto" libri" dei nostri grandi supermercati cittadini.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
In basso l'immagine di Kuki Gallmann e l'enorme mucchio di zanne d'avorio bruciate per protesta contro il bracconaggio in Kenya......