Accuse e polemiche, conferenze stampa e titoli in prima pagina: la ricostruzione di una linea ferrovia che collega il porto di Mombasa al confine con l’Uganda, definita dal presidente Uhuru Kenyatta il maggiore investimento degli ultimi 50 anni in Africa orientale, sta alimentando lo scontro politico in Kenya.
L’ultima notizia è che, nonostante le accuse di prezzi gonfiati e gare d’appalto inesistenti, il progetto andrà avanti.
Lo ha detto Kenyatta in persona, in una conferenza stampa gremita di cronisti. Secondo il capo dello Stato, l’ammodernamento della linea è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo fissati dal governo.
I costi di trasporto, questa la tesi, diminuiranno da 20 a 8 centesimi di dollaro per tonnellata a chilometro. Sia nel tratto orientale, Mombasa-Nairobi, che in quello occidentale, Nairobi-Malaba.
Di certo, sono già stati sottoscritti un contratto con la China Roads and Bridges Company e un accordo con la Exim Bank of China per un prestito da tre miliardi e 230 milioni di dollari.
Numeri che, però, non hanno convinto. E la contestazione prosegue.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)