Il procuratore generale ha ordinato l’arresto del governatore della Banca Centrale Njuguna Ndung’u per sospetto abuso d’ufficio e corruzione.
Lo riferisce la stampa keniana secondo cui la magistratura sta indagando su una mega tangente da circa 13 milioni di dollari che il governatore avrebbe intascato da una società appaltatrice per un sistema di sicurezza all’interno della Banca.
Non è ancora chiaro quando il governatore sarà convocato davanti ai magistrati.
Ndung’u, alla guida della Banca Centrale di Nairobi dal 2007, era già stato al centro di un aspro dibattito politico nel 2012, dopo che il Parlamento aveva cercato di cacciarlo in seguito alle turbolenze sulla valuta nazionale, quando lo scellino fu svalutato e l’inflazione salì alle stelle.
Sulla vicenda, sta indagando la Commissione per l’etica e l’anticorruzione, un organismo voluto dal presidente Uhuru Kenyatta per contrastare il fenomeno, dilagante nella pubblica amministrazione e nelle istituzionali.
In un discorso pronunciato ieri, poche ore prima che si diffondesse la notizia dell’indagine sul governatore, il presidente aveva pronunciato un discorso in cui confermava la sua volontà di “scardinare” le maglie della corruzione, anche all’interno della sua stessa coalizione di governo e non solo.
Sullo stesso Uhuru Kenyatta, tuttavia, c’è poca chiarezza in merito a passato e presente, mentre sarebbe necessaria e urgente per il bene del Paese una maggiore trasparenza a partire dai vertici tutti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)