Kepu e Mitchell rispondono alle critiche di Cooper

Creato il 04 ottobre 2012 da 22metri @22metri

Sekope Kepu e Drew Mitchell rispondono alle polemiche suscitate da Quade Cooper la settimana scorsa ed alle sue dichiarazioni alla trasmissione televisiva Total Rugby, dove ha affermato che l’ambiente della nazionale è tossico e nuoce alla sua salute personale e professionale.
Facendo un po’ di dietrologia spicciola si può notare come i due siano giocatori dei New South Wales Waratahs e Cooper rappresenti i Queensland Reds, tra i due stati non è mai corso buon sangue ed è possibile intravedere come la rivalità si trasformi in pro e contro l’attuale dirigenza della nazionale, anche tenendo conto che il maggior contendente a prendere il posto di Robbie Deans è proprio l’ex allenatore dei Reds Ewen McKenzie.
La scorsa settimana è stata una delle più nere nella recente storia del rugby australiano, alle polemiche dichiarazioni di Cooper hanno seguito: la sonora sconfitta a Pretoria contro il Sud Africa, gli infortuni a Berrick Barnes e Adam Ashley-Cooper aggiuntisi ad una già lunga lista (tra cui anche gli stessi Kepu e Mitchell) e la perdita del secondo posto nel ranking mondiale dell’IRB.
Kepu e Mitchel hanno affermato che spetta a Cooper ed alla ARU risolvere le proprie differenze e che le dichiarazioni del mediano d’apertura dei Reds non giovano al movimento rugbistico australiano.
“Penso siano problemi e opinioni sue, parla solo per se stesso e, se mi trovassi in una simile situazione, mi comporterei in maniera differente” ha detto il pilone dei Waratahs. “spero trovino una soluzione a quanto sta avvenendo” Alla domanda se i wallabies avessero bisogno di Cooper in questo momento, Kepu ha risposto: “abbiamo molti buoni mediani d’apertura. Kurtley Beale ha giocato molto bene la settimana scorsa, a parte gli infortuni, resta comunque una decisione della federazione e del tecnico.”
Mitchell ha aggiunto che se Cooper dovesse decidere di lasciare il rugby union per andare a giocare in rugby league non sarebbe un problema: “non penso nessuno sia più importante del gioco stesso, se qualcuno pensa di poter dire ciò che vuole e comportarsi a piacimento, non penso ci sia nessuna squadra al mondo che debba dipendere da tali individui” ha aggiunto “non dico che non sia utile, ma che il movimento e la nazionale andrebbero avanti lo stesso anche se Cooper andasse altrove”. Prima di riflettere sulla fatto di essere fuori dal giro della nazionale per infortunio e concludere con il concetto ben noto che: “non c’ è onore più grande che il rappresentare la propria nazione ed il non esserci è come mancasse qualcosa che rende ancor più determinati ed affamati, vuoi ritornare perché non vuoi mancare nessuna occasione. Ovviamente tutto ciò (le polemiche – ndr) ha aggiunto un po’ di pepe, ma ne usciremo fuori”.
Mitchell dovrebbe rientrare per il tour di fine anno in Europa, mentre Kepu potrebbe già essere a disposizione per il terzo incontro di Bledisloe Cup a Brisbane il 20 Ottobre.

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